Missioni nello Spazio
Parte la Soyuz, 3 russi verso Stazione spaziale: attesa per accoglienza a bordo
E' il primo lancio dopo la crisi ucraina
La speranza che continui la collaborazione tra Russia e Stati Uniti sulla Stazione spaziale internazionale (Iss) si riaccende con i motori della Soyuz MS-21, che è partita come previsto dalla base di Baikonur in Kazakhstan per portare in orbita tre russi, nonostante nei giorni scorsi il capo dell’agenzia spaziale Roscomos, Dmitry Rogozin, avesse messo in dubbio il lancio di nuovi astronauti dopo le tensioni internazionali seguite all’invasione dell’Ucraina. Così non è stato e Oleg Artemyev, Denis Matveev e Sergey Korsakov sono partiti come da programma: era dall’aprile del 2000 che la Soyuz non trasportava in orbita un equipaggio formato esclusivamente da astronauti professionisti russi.
Negli ultimi due decenni, infatti, si sono alternati equipaggi misti, formati da russi ma anche astronauti e 'turistì di altre nazionalità, inclusi americani, europei, sudafricani e giapponesi. Unica eccezione il volo della Soyuz MS-19 dello scorso ottobre, con a bordo un astronauta russo insieme a un’attrice e un regista suoi connazionali. «Per la prima volta in molti anni un equipaggio completamente russo», aveva scritto Rogozin su Twitter alcune ore prima del lancio. Pochi istanti dopo la partenza della Soyuz, invece, ha commentato più seccamente: «A Baikonur, il lancio è avvenuto all’ora prevista. Regolarmente». La diretta è stata trasmessa online sia dalla Nasa che dall’agenzia spaziale russa, ma solo la prima riportava nel video i loghi di entrambe le agenzie spaziali.
Ora c'è attesa per l’atmosfera che si respirerà sulla Iss, dove i russi saranno accolti da due connazionali, quattro americani e un tedesco. A stemperare le tensioni in orbita contribuirà anche il compleanno di Matthias Maurer, l’astronauta tedesco dell’Agenzia spaziale europea (Esa) che oggi (al quinto mese della sua prima missione sulla Iss) festeggia 52 anni. I tre cosmonauti in procinto di giungere sulla Stazione spaziale resteranno in orbita per una missione di sei mesi e mezzo, durante la quale svolgeranno fino a un massimo di sette passeggiate spaziali, secondo quanto anticipato durante una conferenza stampa pre-lancio organizzata dalla Roscomos. I loro connazionali Anton Shkaplerov e Pyotr Dubrov torneranno invece sulla Terra il prossimo 30 marzo a bordo della Soyuz MS-19 insieme all’americano Mark Vande Hei. Al momento questo viaggio di rientro non sembra essere in discussione, nonostante qualche settimana fa Rogozin abbia rilanciato sui social un video parodia che mostrava i due cosmonauti russi pronti a tornare sulla Terra lasciando l’americano sulla Iss. E’ invece previsto per aprile l’arrivo in orbita della navetta Crew Dragon di SpaceX con tre astronauti della Nasa e l’italiana Samantha Cristoforetti dell’Agenzia spaziale europea (Esa), pronta a intraprendere la sua missione Minerva. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA