TEHERAN, 04 MAG – I colloqui di Vienna per
rilanciare l’accordo sul nucleare del 2015 non sono in pausa ma
continuano in altri modi. Lo ha fatto sapere il ministro degli
Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian, come riporta Mehr,
sottolineando che lo scambio di messaggi scritti tra la
Repubblica islamica e gli Usa va avanti con la mediazione del
segretario generale del servizio di azione estera dell’Unione
Europea Enrique Mora. “Puntiamo a un accordo forte e permanente
e abbiamo chiesto agli americani di essere realistici” ha
affermato Amirabdollahian ribadendo la richiesta dell’Iran per
rimuovere sanzioni ad ogni livello e avere le necessarie
garanzie a livello economico.
I colloqui per rilanciare l’accordo sul nucleare, ripresi il
29 novembre nella capitale austriaca, sono in fase di stallo da
marzo dopo un reciproco scambio d’accuse tra Washington e
Teheran che si incolpano a vicenda di non essere in grado di
prendere decisioni politiche.
Recentemente l’Iran aveva avanzato una nuova richiesta
relativa all’esclusione delle Guardie della rivoluzione dalla
lista delle organizzazioni considerate terroristiche dagli Usa.
La Repubblica islamica chiede anche garanzie affinché il
prossimo governo americano non si ritiri dall’accordo sul
programma nucleare iraniano come fece l’ex presidente Usa Donald
Trump nel 2018.