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Migranti, Merkel: «La crisi rischia di diventare vitale per il futuro dell’Ue»
BERLINO – “L’Europa si trova confrontata a molte sfide. Ma quella dei migranti potrebbe diventare una questione vitale per l’Unione Europea”. A dichiararlo, con riferimento alle forti divisioni interne all’Ue, è stata Angela Merkel, intervenuta al Bundestag a poche ore dal vertice europeo di Bruxelles. La cancelliera ha sottolineato la necessità di una gestione comune del fenomeno, invece di cercare soluzioni a livello singolo o bilaterale. “Altrimenti nessuno più crederà al nostro sistema di valori!”.
“Non vogliamo una ripetizione del 2015”, ha affermato poi Merkel riferendosi al culmine della crisi, quando la Germania aprì la porta a circa 890mila rifugiati alla luce della situazione di emergenza al confine ungherese. Merkel si è anche impegnata a migliorare la gestione della ‘migrazione secondarià, ossia degli arrivi ai confini nazionali di rifugiati già registrati in altri paesi Ue ed ha lanciato un appello ad una coalizione di “paesi volenterosi” che producano soluzioni comuni.
Nel corso del suo intervento, Merkel è tornata a difendere la decisione adottata nell’estate del 2015, quella di aprire le porte ai profughi, ricordando la situazione di necessità che si era venuta a determinare. Quindi ha sottolineato come il numero dei richiedenti asilo in arrivo sia diminuito, anche grazie alla missione Ue per la Libia e all’accordo con la Turchia. Quindi guardando al presente e al futuro della crisi, la cancelliera ha ammesso che “non ci troviamo ancora al punto in cui avremmo voluto trovarci”. Una soluzione definitiva della questione non è facile da raggiungere, ha quindi avvertito citando ad esempio la mancanza di unità sulla riforma del sistema di Dublino.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA