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L’Isis conferma l’uccisione del suo leader

Già nominato un nuovo capo

Di Redazione |

L’Isis ha un nuovo 'Califfò, il terzo: Abu Hasan al-Hashemi al-Qurashi succede a Abu Ibrahim al-Hashemi al-Qurashi, fattosi esplodere nel corso di un blitz statunitense in Siria lo scorso 3 febbraio. L’annuncio del portavoce del gruppo, Abu Omar al-Muhajir, anche lui neo nominato dopo l’uccisione del predecessore, è arrivato con un messaggio audio pubblicato dal network ufficiale al Furqan media. 

Poco o nulla si sa del nuovo leader dell’organizzazione che, nonostante le sconfitte, è tornata a spargere sangue in Siria, Afghanistan e Pakistan, con gli osservatori preoccupati dalle crisi economiche collegate al conflitto in Ucraina che potrebbero aprire nuovi spazi all’Isis anche in Iraq. In Siria, dove l’Isis continua a impegnare l’aviazione russa che ha bombardato le postazioni dei jihadisti a Raqqa solo pochi giorni fa, il gruppo terroristico continua a firmare agguati, attentati e assassinii mirati. Nell’ultimo attacco a Palmira almeno 15 i soldati governativi siriani rimasti uccisi in un agguato nella zona desertica attorno alla città. E centinaia di miliziani, tra i quali diversi 'dirigentì, sono riusciti a fuggire dopo la battaglia del carcere di Ghweiran, nel nordest della Siria, a fine gennaio tornando operativi sul terreno o in altri casi, secondo alcune fonti, riuscendo a infiltrarsi nelle zone controllate dalla Turchia, uno dei tanti nemici giurati dell’organizzazione. 

Il teatro che tuttavia desta le maggiori preoccupazioni degli analisti è quello afghano-pachistano. L’ex ambasciatore Nato in Afghanistan, Stefano Pontecorvo, ha riferito che le file dell’Isis si stanno gonfiando anche grazie agli ex appartenenti alle forze di sicurezza afghane, mentre resoconti di intelligence stimano siano raddoppiati i combattenti dell’organizzazione, arrivando a contare fino a 4mila operativi. L'Iskp, il ramo del Khorasan che abbraccia sia Afghanistan che Pakistan, responsabile tra l’altro dell’attacco contro le forze Usa e i civili nell’aeroporto di Kabul, ha esteso il suo raggio d’azione come dimostra il drammatico attentato della scorsa settimana in una moschea sciita di Peshawar, almeno 56 i morti. In un lungo comunicato all’indomani della strage, l’Iskp accusa gli odiati Talebani di essere delle marionette di Islamabad, e invita a creare instabilità e caos nel Paese. Nel testo l’Isis mette sullo stesso piano la guerra in Ucraina e quella dei Talebani o degli Huthi in Yemen, «sono tutte uguali perché non ispirate dalla jihad».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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