In Iran una dottoranda uccisa a manganellate in testa

Di Redazione / 06 Novembre 2022

Una dottoranda di 35 anni, Nasrin Ghadri, che studiava filosofia a Teheran, è morta ieri dopo essere stata picchiata con un manganello dalle forze di 
sicurezza durante le proteste del venerdì. Indignati dalla morte della donna – originaria di Marivan – numerose persone sono scese oggi in piazza proprio nella città del Kurdistan, cantando "Morte a Khamenei». I manifestanti hanno bloccato alcune strade. In base alle testimonianze raccolte in alcuni video diffusi sui social media, la polizia ha usato il pugno duro sparando sui dimostranti e ferendo alcune persone. 

Nasrin Ghadri è entrata in coma e poi è morta dopo essere stata picchiata alla testa. La stessa sorte era toccata a Mahsa Amini, la ventiduenne curda morta a settembre per le percosse alla testa da parte della polizia morale durante l’arresto per non aver indossato correttamente il velo islamico: la sua morte ha innescato l’ondata di proteste senza precedenti, come quella di venerdì cui partecipava Nasrin. I manifestanti hanno accusato il governo di aver forzato la sepoltura della donna in fretta e furia questa mattina e anche di aver costretto il padre ad annunciare che la causa della morte della figlia era legata ad una «malattia» o una "intossicazione», versione simile a quella adottata dalle autorità per il caso di Mahsa Amini. 
 

Condividi
Pubblicato da:
Carmela Marino
Tag: dottoranda iran proteste