Il generale Valery Gerasimov, capo di Stato maggiore delle forze russe, «è stato ferito nel corso dell’attacco al quartier generale in cui si trovava», a Izyum, nella regione di Kharkiv. E’ Kiev a sostenere di aver inferto un micidiale colpo d’immagine ai militari di Mosca, ma il New York Times – che pure conferma il raid contro una scuola utilizzata come base – precisa tuttavia che il mega-generale era già ripartito per la Russia. La notizia della presenza dell’alto responsabile sul terreno era stata rilanciata la scorsa settimana, quando sarebbe arrivato a Izyum per sovrintendere personalmente alle operazioni. Fonti del governo ucraino riferiscono che sabato sera nel raid a colpi di artiglieria pesante e razzi contro una struttura di comando ci sarebbero stati tra i 100 e i 300 militari russi feriti o uccisi e decine di veicoli distrutti: tra le vittime «c'è anche il generale Andrei Simonov», comandante della divisione di warfare radio-elettrico, assicura il consigliere presidenziale di Zelensky, Oleksiy Arestovych.
Agentstvo, media russo critico di Putin bandito in Russia nel 2021, sostiene che Gerasimov – ferito alla gamba da una scheggia – è stato trasferito in elicottero a Belgorod e poi sarebbe salito a bordo di un Tupolev «da solo». Mosca non conferma né smentisce il ferimento di Gerasimov e tantomeno la morte di Simonov, che secondo gli ucraini è il decimo generale russo ucciso dall’inizio della guerra.
Mentre monta il giallo sulla sorte dei due alti responsabili militari di Mosca, si dirada invece quello sul 'fantasma di Kiev', il pilota da combattimento ucraino divenuto leggendario in patria, presunto protagonista dell’abbattimento di «oltre 40 aerei russi». Il comando dell’aviazione militare ucraina ha rivelato che il personaggio non esiste e si tratta di «un supereroe leggendario creato dalla fantasia popolare». La vicenda era divenuta virale sui social, il Times si era spinto a identificare il militare in un maggiore, morto in combattimento a marzo, costringendo Kiev alla smentita. «E' propaganda per il morale: ne abbiamo bisogno, le nostre forze militari sono più esigue e molti pensano che non possiamo battere i russi», ha commentato uno storico ucraino, Mikhail Zhirohov, alla Bbc.