QUITO, 03 AGO – L’inviato speciale del governo italiano per promuovere in America latina la candidatura di Roma come sede dell’Expo 2030, Donato di Santo, ha tenuto lunedì e ieri in Ecuador una fitta agenda di incontri, promossi e coordinati dalla ambasciata d’Italia a Quito. Si è trattato della prima tappa di un giro che vedrà Di Santo impegnato da oggi a Panama, e successivamente in Colombia e in Repubblica dominicana. A metà maggio l’inviato speciale era già stato in Messico e Honduras. Nelle scorse settimane il governo dell’Ecuador ha manifestato un sostegno a favore della candidatura saudita di Riad. Per questo, oltre a dialogare con rappresentanti del governo, Di Santo ha avuto – si legge in un comunicato – “un intenso dialogo con esponenti economici e della società civile ecuadoriana storicamente legata all’Italia con il proposito di generare le condizioni per un ripensamento”. Per gli incontri con il governo, l’inviato e l’ambasciatrice d’Italia, Caterina Bertolini, sono stati ricevuti al ministero degli Esteri dal viceministro Juan Diego Stacey e dal sottosegretario per gli Affari multilaterali, Diego Morejon. Successivamente hanno dialogato con la sottosegretaria per la Promozione delle esportazioni del ministero della Produzione, Desirée Byrne. Inoltre si sono riuniti con Eduardo Egas presidente di CORPEI, agenzia pubblico-privata per la promozione delle esportazioni, e con i vertici della Camera binazionale Ecuador-Italia (Cbei): il presidente José Luis Iturralde, il vicepresidente Munir Abedrabbo, e il direttore generale, Victor Jurado. La delegazione italiana ha quindi tenuto una riunione con il deputato John Vinueza, e una colazione con il Nunzio Apostolico in Ecuador. Nella serata dell’1 agosto, l’ambasciatrice Bertolini “ha invitato in residenza un nutrito gruppo di esponenti del mondo della politica, dell’economia, dell’impresa, dell’area accademica, e della società civile”. Ad essi Di Santo ha illustrato i contenuti della proposta italiana per Roma quale sede dell’Expo 2030, rispondendo successivamente alle loro domande e osservazioni, e riscontrando “un forte sostegno alla candidatura italiana”.