Donald Trump è il 47° presidente degli Stati Uniti: il tycoon torna alla Casa Bianca, la rielezione dei record

Di Redazione / 06 Novembre 2024

Donald Trump, secondo Fox News, diventa il 47esimo presidente Usa, il primo a ricoprire due mandati presidenziali non consecutivi dopo il dem Stephen Grover Cleveland (a fine ‘800), il primo con una condanna penale e il presidente più vecchio ad insediarsi, a 78 anni. La sua è una vera e propria impresa senza precedenti perché è riuscito a tornare alla Casa Bianca sfidando ogni regola del politicamente
corretto, sopravvivendo a due impeachment, vari processi, due condanne penali e vari scandali. Dopo l’assalto al Capitol sembrava un leader politico finito, abbandonato anche dal suo partito, che invece è riuscito a riconquistare.

Donald Trump sarà il nuovo presidente degli Stati Uniti grazie ai successi in Wisconsin e Pennsylvania. E’ quanto indicano le proiezioni di Fox News, secondo cui il candidato repubblicano ha raggiunto finora 277 grandi elettori, sette in più dei 270 a cui era fissato il quorum per la Casa Bianca. Trump ha vinto in almeno due dei tre Stati del cosiddetto Blue wall, conquistando i 10 grandi elettori del Wisconsin ed i 19 della Pennsylvania.

Boati, applausi e cori

Un boato, applausi e i cori: «Usa, Usa». Al centro congressi di Palm Beach dove la campagna di Donald Trump ha organizzato il suo presidio la festa sembra cominciare poco dopo l’annuncio della vittoria del North Carolina per il campo repubblicano. E’ uno dei sette stati in bilico che hanno dominato la scena durante lo scrutinio nella lunga notte elettorale ma il festeggiamento sembra ormai proiettato oltre, perché quando in Italia è già mattina, fra proiezioni e calcoli, la strada sembra ormai spianata per il ritorno del tycoon alla Casa Bianca mentre anche la Georgia si tinge di rosso, il colore dei repubblicani.
Il New York Times arriva ad attribuire a Donald Trump oltre il 90% delle probabilità di vincere, con un risultato finale previsto di 301 grandi elettori rispetto ai 237 di Kamala Harris. E Elon Musk, il grande sostenitore del tycoon, esulta su X: «Game, set and match», gioco, set e partita.

Per la democratica Kamala Harris non sembra esserci terreno di recupero con i grafici di tutti i media americani che mostrano il “muro blu” ormai in frantumi. E il silenzio cala fra i suoi sostenitori riuniti alla Howard University a Washington DC, lo storico ateneo tradizionalmente afroamericano e Alma Mater della vicepresidente dove la sua campagna aveva allestito il quartier generale per la maratona elettorale nella speranza di festeggiare l’elezione della prima presidente donna degli Stati Uniti. E invece, come per Hillary Clinton nel 2016, il party salta e il soffitto di cristallo ancora non si infrange.

Il segnale che sul fronte opposto si scaldano i motori per grandi annunci e festeggiamenti ormai sono più d’uno: lo speaker della Camera, il repubblicano Mile Johnson appena rieletto in Louisiana, è già in viaggio verso a Mar-a-Lago. Il Grand Old Party potrebbe prepararsi infatti a celebrare l’en plain se i dati confermeranno quanto al momento emerge: Intanto secondo la Cnn, a questo punto della competizione elettorale, Donald Trump avrebbe conquistato il 52% del voto popolare (58.831826 di preferenze), contro il 46,5% di Kamala Harris. Inoltre, secondo le proiezioni di Fox, i repubblicani vincono il controllo del Senato.

Per i democratici arriva qualche conferma, ma si tratta di nomi scontati: Nancy Pelosi è stata rieletta alla Camera per rappresentare la California, secondo le proiezioni dell’Associated Press. Prima donna speaker della Camera, Pelosi è stata eletta per la prima volta nel 1987. Seggio confermato anche per la deputata democratica Alexandria Ocasio Cortez, che è stata rieletta a New York, secondo le proiezioni dei media americani, è il suo quarto mandato.

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Pubblicato da:
Alfredo Zermo