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Disastro aereo Etiopia, Antonis salvo per un ritardo di due minuti
ROMA – Inizialmente era «furioso» perché arrivato in ritardo al gate nessuno lo ha aiutato a prendere quell’aereo, poi si è sentito l’uomo più fortunato della terra: i due minuti di ritardo gli hanno salvato la vita, perché quel volo ET 302, diretto da Addis Abeba a Nairobi, è precipitato 6 minuti dopo il decollo.
E’ la storia di Antonis Mavropoulos, cittadino greco, che per un soffio non è stato la 158/ma vittima del disastro aereo di ieri. A raccontarla è stato lui stesso su Facebook, con un post intitolato «Il mio giorno fortunato». Quando si è reso conto di quanto era accaduto, il primo pensiero è stato quello di contattare i suoi, per spiegare loro che non era a bordo solo «per due piccole casualità». «Nel momento in cui ho fatto questo pensiero – ha aggiunto – mi è crollata la terra sotto ai piedi perché ho capito quanto ero stato fortunato».
Mavropoulos è a capo di un’ong per lo sviluppo sostenibile, Wasteless Future, e come tante delle vittime dell’incidente doveva andare a Nairobi per partecipare alla conferenza Onu sull’ambiente oggi nella capitale kenyana. Una volta riuscito ad arrivare in Kenya con un volo successivo ha scritto il lungo post: «E’ la prima volta che sono così felice di aver scritto un post. Sono grato di vivere e di avere così tanti amici che mi hanno fatto sentire il loro amore. Baci a tutti e un caloroso grazie per il vostro commovente sostegno», ha scritto prima di concludere: «Forse non sono troppo vecchio per il rock ‘n’ roll, ma di certo troppo giovane per morire…». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA