BOGOTÁ, 17 OTT – Il certificato di morte del ‘Libertador’ latinoamericano Simón Bolívar è stato ritrovato qualche giorno fa in Colombia fa nella sagrestia della cattedrale della città di Santa Marta. Il prezioso documento, che certifica il decesso il 17 dicembre 1830 di José Antonio de la Santísima Trinidad Bolívar Palacios (questo il nome completo del Libertador), rende noto il portale di notizie Aporrea, era nascosto in una cassaforte murata in una parete della chiesa. Protagonista dell’importante scoperta è stato lo storico William Hernández Ospino che, con l’autorizzazione concessa a suo tempo dal vescovo di Santa Marta, Ugo Puccini, da anni realizza ricerche nella cattedrale della città. In dichiarazioni ai media, Hernández ha spiegato che incrociando documenti trovati negli archivi della diocesi, “abbiamo scoperto la cassaforte occultata in un muro, all’interno della quale c’era un registro di certificazione delle morti, fra cui quella di Bolívar”. Nella pagina che lo riguarda, ha aggiunto, ci sono, fra altri elementi, il luogo di nascita, il matrimonio con Teresa del Toro e la narrazione di quanto accaduto al suo funerale. I responsabili del ritrovamento si sono accordati con le autorità colombiane per l’invio in Venezuela del documento affinché sia posto nel Pantheon nazionale di Caracas, dove si trovano i resti del Libertador, morto a 47 anni a Santa Marta di tubercolosi. Bolívar è probabilmente il più famoso protagonista della lotta per l’indipendenza dell’America Latina, avendo contribuito alla liberazione dal colonialismo spagnolo Venezuela, Colombia, Ecuador, Perù e Bolivia.