RIO DE JANEIRO, 05 SET – In Brasile, l’ex giudice Sergio Moro – magistrato simbolo dell’inchiesta ‘Lava Jato’ (Autolavaggio), la Mani Pulite verdeoro – è stato oggetto di un mandato di perquisizione e sequestro ordinato dal Tribunale regionale elettorale (Tre) di Paranà su richiesta di alcuni partiti di sinistra, tra cui il Partito dei lavoratori (Pt) dell’ex presidente Luiz Inacio Lula da Silva. Moro – che è candidato in quel collegio per un posto al Senato federale di Brasilia – avrebbe usato materiale elettorale “irregolare”. L’ex togato – che per un breve periodo è stato ministro della Giustizia nel governo di Jair Bolsonaro – ha usato Twitter per ripudiare l’azione nei suoi confronti. “Oggi il Pt ha mostrato la ‘democrazia’ che intende stabilire nel Paese, promuovendo una diligenza abusiva nella mia residenza e sensazionalismo nella divulgazione del caso”, ha affermato Moro, autore della sentenza di condanna in primo grado di Lula per corruzione. Quanto mi viene imputato “è niente in confronto ai miliardi di reais rubati durante i governi del Pt e di Lula”, ha aggiunto l’ex magistrato, ricordando lo scandalo sui fondi neri a Petrobras.