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Bimbo nel pozzo, il salvataggio in una “fase critica”: soccorritori a un metro e mezzo da Julen
ROMA – Proseguono senza sosta a Totalan, una località vicino a Malaga, i lavori per recuperare il piccolo Julen, il bimbo di due anni caduto in un pozzo di prospezione il 13 gennaio scorso: nelle ultime 18 ore le squadre di soccorso hanno completato oltre la metà del tunnel di collegamento tra il pozzo e il tunnel parallelo realizzato negli ultimi giorni, scavando 2,5 metri dei 3,8 metri necessari.
Gli scavi sono stati rallentati dalla composizione del terreno, che in alcuni tratti è formato da roccia ed ha richiesto l’intervento della Guardia Civil, che ha fatto brillare tre micro cariche di dinamite per consentire l’avanzamento dei lavori, probabilmente arrivati nella fase più critica a causa della durezza del terreno.
Gli otto uomini della brigata di soccorso minerario di Hunosa hanno iniziato a lavorare nella galleria alle 17:33 di giovedì. Un lavoro che dovrebbe durare circa 24 ore, quindi nel pomeriggio è previsto l’arrivo dei minatori nel punto dove si pensa possa trovarsi il bambino. È un’operazione laboriosa perché i minatori devono andare su e giù a due a due in una capsula attraverso il tunnel.
Ma nonostante tutto , «l’ottimismo non è perso». Lo ha assicurato il portavoce della Guardia Civil, Jorge Martin, che ieri sera ha affermato che nel gruppo di soccorso «c’è grande speranza di raggiungere il punto dove si trova Julen».
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