La democrazia Usa è in pericolo e deve essere difesa da Donald Trump e le forze della destra estremista che la minacciano e vogliono riportarla indietro, privando il popolo dei suoi diritti fondamentali. Joe Biden sferra un duro attacco contro il tycoon nominandolo direttamente più di una volta nel suo discorso agli americani dall’edificio storico di Filadelfia dove furono firmate la dichiarazione di indipendenza e la costituzione degli Stati Uniti.
«Donald Trump e le forze Maga sono estremisti e costituiscono una minaccia alle fondamenta stesse della nostra Repubblica», ha tuonato Biden usando l’acronimo di 'Make America Great Again', lo slogan elettorale di Trump che in tutti i discorsi del presidente Usa è ormai diventato sinonimo di destra ultraconservatrice ed estremista. «Le forze Maga sono determinate a portare indietro questo Paese. A tornare a un’America dove non c'è diritto di scelta, diritto alla privacy, diritto alla contraccezione, diritto a sposare chi ami», ha insistito Biden attaccando quella parte del partito repubblicano che punta a smantellare le libertà conquistate dagli americani a partire dal diritto all’aborto, abolito da una Corte Suprema che per il presidente è uno strumento nelle mani di politici retrogradi e pericolosi. Un’ideologia «semi-fascista», l’ha definita in un evento di raccolta fondi in Maryland qualche giorno fa. A Filadelfia Biden non ha usato questa definizione ma le sue parole sono state altrettanto dure. «Non c'è posto per la violenza in questo Paese», ha detto attaccando ancora «le forze Maga che sostengono leader autoritari e soffiano sulle fiamme della violenza politica».
«Per molto tempo ci siamo convinti del fatto che la democrazia americana fosse garantita. Non lo è. Dobbiamo lottare, difenderla. Proteggerla. Ognuno di noi», ha incalzato il presidente americano nel suo discorso 'Soul of the Nation' di 24 minuti dall’Independence Hall. «Questa sera sono venuto qui, nel luogo in cui tutto è cominciato per parlare chiaramente alla nazione delle minacce che ci troviamo ad affrontare», è stato l'avvertimento lanciato dal presidente che ha tuttavia voluto ricordare agli americani del «potere» che hanno nelle loro mani "per respingere queste minacce» e «del futuro incredibile che ci si prospetta se scegliamo di usarlo».
«Votate, votate, votate!», ha invitato alla fine del suo discorso a soli 68 giorni dalle elezioni di Midterm dalla Pennsylvania che è uno degli Stati in bilico tra repubblicani e democratici. Un ultimo sondaggio del Wall Street Journal dà il partito del presidente in vantaggio rispetto ai repubblicani nella corsa il voto di metà mandato ma secondo molti analisti il presidente ha deciso con questo discorso di sferrare il colpo finale.
I repubblicani non restano a guardare. Domani nello Stato sbarca proprio Trump con un comizio nella città di Wilkes-Barre e questa sera da Scranton, la città del presidente, è partito l'attacco di Kevin McCarthy. Il leader dei repubblicani alla Camera ha accusato Biden di voler distogliere l’attenzione dal "disastro che ha creato» e di «denigrare milioni di lavoratori americani accusandoli di essere fascisti semplicemente perchè non è d’accordo con loro».