Guerra
Aereo privato decolla tra le bombe e segue “strana” rotta per le Bahamas: mistero sugli occupanti
Il velivolo, con una autonomia extralarge di 12 mila chilometri, decollato da un aeroporto a Mosca, fa ipotizzare che a bordo ci fosse un magnate desideroso di allontanarsi in fretta dalla capitale
Nelle ore in cui Putin lanciava le operazioni di guerra contro l’Ucraina e l’aviazione militare russa si alzava in volo per colpire i suoi obiettivi, da un aeroporto di Mosca riservato ai voli privati e ai cargo, è decollato in piena notte un aereo privato, con destinazione Bahamas, che ha seguito una rotta così "strana" da colpire l’ attenzione degli addetti ai lavori. La particolarità dell’aereo, con una autonomia extralarge di 12 mila chilometri, fa ipotizzare che a bordo ci fosse un magnate desideroso di allontanarsi in fretta dalla capitale e munito dei giusti permessi per muoversi in tempo di guerra.
Un pilota di cargo italiano con alle spalle migliaia di ore di volo in ogni cielo, è rimasto colpito dalla "strana" rotta dopo averla osservata attraverso la piattaforma Flight Radar, che traccia i voli e li rende visibili a chi si collega al sito. Invece di andare a nord per seguire i corridoi di volo tradizionali per attraversare l’oceano nei punti più favorevoli, l'aereo "moscovita" è sceso a sud e si è diretto verso l’Africa, "per affrontare l’Atlantico nel punto peggiore, una rotta che a nessun pilota verrebbe in mente di seguire».
Nel pieno delle operazioni di guerra, ha spiegato all’ANSA il pilota italiano, «c'era di tutto intorno all’Ucraina, caccia, cisterne volanti, droni, ma in particolare mi ha incuriosito questo Gulfstream G550, un aeroplano privato da 90 milioni di dollari che ha una autonomia di 12 mila chilometri e che da Mosca è andato a Nassau, nelle Bahamas». Secondo il pilota italiano, la rotta seguita «è l’opposto di quella che si dovrebbe fare per quel viaggio. Io avrei dovuto usare una rotta ortodromica da Mosca verso l’Islanda, poi giù sul Canada e Stati Uniti fino a Nassau: questo per consumare meno e soprattutto per evitare il fortissimo jetstream frontale del nord Atlantico. Praticamente l’unica rotta possibile – spiega -. Ma lui, stranamente, dopo il decollo da Mosca punta verso sud: sorvola la Slovacchia, sicuramente Belgrado poi il nord Africa per andare ad attraversare l’Atlantico nel punto più largo e meno favorevole sotto tutti i punti di vista. Allunga per andare a picchiarsi con un vento fortissimo, ecco perché gli serve un aeroplano con grande autonomia».
Dopo la partenza da Mosca Sheremetyevo, l’aeroporto storico oggi usato per i voli di Stato e i cargo (quello nuovo dei voli civili è Domodedovo), l’aereo ha sorvolato dunque Paesi 'amicì puntando al caldo di Nassau, dove ora gli occupanti si godono il lusso, il sole e il mare di uno dei più noti e ricercati paradisi fiscali. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA