«Una ferita traumatica alla testa» e una pistola trovata accanto al corpo sono i dettagli emersi davanti ad un giudice dell’indagine del coroner sulla morte di Thomas Kingston, 45 anni, marito di Lady Gabriella secondogenita dei duchi di Kent che sono cugini della defunta regina Elisabetta II, avvenuta nei giorni scorsi nella residenza di campagna del padre nelle Costwolds, in Inghilterra.
Dettagli che allungano l’ombra del suicidio sulla morte dell’ex diplomatico poi finanziere di successo nella City, alle cui nozze con la 56ma in ordine di successione al trono britannico celebrate al Castello di Windsor nel 2019, erano presenti l’allora sovrana e il principe Filippo. A Kingston era anche stato attribuito un flirt con Pippa Middleton nel 2011, indiscrezioni che lo inserivano ‘di dirittò sulla scena londinese più invidiata, quella che si divide fra tenute di campagna e peid-a-terre in centro, tradizionali club privati e glamour da alta finanza.
Un’altra brutta notizia per la famiglia reale inglese che di recente ha dovuto subire non pochi scossoni con l’annuncio della diagnosi di cancro per re Carlo III e l’intevento all’addome della principessa di Galles Kate Middleton. E ancora una volta quel mondo sospeso tra titoli ereditari e pagine su pagine di cronache rosa diventa improvvisamente umano, una condizione che nessun castello, nessuna tenuta di campagna o matrimonio blasonato può rendere impermeabile nemmeno all’angoscia e alla fatica che a volte la vita in quanto tale porta con sé, fino a renderla per alcuni non più sopportabile.
La famiglia di Kingston per ora ha evitato qualunque commento e non si sa ancora quando e dove si terranno i funerali. Sulle circostanze della morte si era però diffuso da subito un alone di mistero: le autorità si erano affrettate a far sapere che sul decesso non vi erano elementi sospetti e che non risultavano “altre persone coinvolte». Ma nulla finora è emerso sulle motivazioni che potrebbero avere spinto un personaggio di successo e altolocato come il consorte di lady Gabriella a togliersi la vita. La sua morte era stata seguita da un messaggio addolorato di cordoglio di re Carlo III e della regina Camilla in persona a nome dell’intera dinastia. Mentre la moglie e la famiglia si erano dette «sgomente» ricordando «Tom» come «un uomo eccezionale». Era stato escluso invece che la notizia dell’improvvisa scomparsa di Kingston potesse avere qualcosa a che fare con «i motivi personali» evocati lo stesso giorno dalla corte per giustificare l’inspiegata defezione dell’ultimo minuto del principe William a una solenne cerimonia commemorativa al castello di Windsor in memoria di Costantino di Grecia. Però il principe di Galles e Tom si conoscevano bene e la sua morte resta un altro shock a palazzo di questi tempi fin troppo ‘umanizzatò da malattie e dissapori familiari.