Messina
Vulcano, dopo le proteste via all’anno scolastico
Con un mese abbondante di ritardo, lunedì la prima campanella del nuovo anno scolastico suonerà anche nella scuola media dell’isola di Vulcano, nelle Eolie.
L’hanno infatti spuntata i genitori che, con i 21 ragazzi coinvolti e l’appoggio degli altri concittadini, hanno protestato per 35 giorni contro il progetto di collocare tutti gli studenti di prima, seconda e terza media in un’unica aula. Per richiamare l’attenzione sul loro «caso» i giovani alunni dall’11 ottobre, invece di restare a casa, hanno scelto di presidiare ogni giorno il plesso scolastico di località Piano facendo lezione in strada davanti al cancello della scuola.
I loro genitori hanno scritto alla ministra Fedeli e al Capo dello Stato annunciando che per le elezioni regionali del prossimo 5 novembre non sarebbero andati a votare. Hanno pure registrato un video, inviato ai palazzi del governo a Roma e a Palermo, per spiegare le ragioni del minacciato boicottaggio delle urne, già poco frequentate dai siciliani se si considera che alle scorse regionali l’affluenza si è fermata al 47,4% degli aventi diritto. E il sindaco di Lipari (Vulcano è una frazione), Marco Giorgianni, ha chiesto al premier Paolo Gentiloni una deroga alle norme nazionali per le scuole delle isole minori per permettere la nomina di tutti i docenti e assicurare adeguati livelli di istruzione. In mancanza di risposte concrete, l’amministrazione comunale era pronta a passare alle vie legali per negazione del diritto allo studio.
Nelle ultime ore svolta positiva. La nuova intesa prevede che gli otto ragazzi di prima avranno una propria aula mentre i due e gli undici delle altre due classi verranno accorpati. La decisione è stata presa dal dirigente scolastico Renato Candia, che dopo il clamore della protesta, ha avuto il via libera dal ministero dell’Istruzione e dagli organismi regionali e provinciali. Si va verso una soluzione anche all’Istituto d’indirizzo turistico di Lipari, dove la classe «pollaio» con 43 studenti sarà sdoppiata.
Resta invece il malumore a Panarea, Filicudi e Alicudi per la scarsa presenza di insegnanti nei Cpe (Centri preparazione esami). Non tutti i docenti, infatti, sono stati nominati e di conseguenza le lezioni non si svolgono regolarmente. Disagio moltiplicato dal frequente stop degli aliscafi a causa della cattive condizioni del mare e delle difficoltà d’approdo. A Filicudi è anche accaduto che l’unica docente presente in sede si sia ammalata senza essere sostituita; a vigilare sui ragazzi solamente la bidella. Le uniche isole delle Eolie dove il nuovo anno è partito con il piede giusto sono Salina e Stromboli.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA