TAORMINA – «Occupazione delle stanze degli alberghi quasi al limite nella Perla». Lo afferma il direttore dell’Ufficio turistico del comprensorio, Daniela Lo Cascio, che conferma una sensazione che da tempo si percepisce a Taormina.

Il dato fondamentale è che, in questo particolare momento della stagione, si va al ritmo di quasi seimila pernottamenti giornalieri. Lo conferma la difficoltà di reperire stanze da parte di quanti vorrebbero ospitalità nelle rinomate strutture alberghiere taorminesi che contano in tutto oltre settemila posti letto. Lo confermano anche i siti di prenotazione che promuovono solo uno o al massimo due camere disponibili in quasi tutte le strutture alberghiere. Se, dunque, non c’è il tutto esaurito, si registra il consueto gran pienone che prosegue l’onda lunga di una stagione turistica in crescita. Com’è noto, la città del Centauro è pronta a registrare un anno da record dal punto di vista del movimento turistico. Nel primo semestre del 2017, ha fatto registrare un incremento del 4,04% rispetto allo stesso periodo del 2016, anno comunque già in crescita. A questi dati mancano quelli di agosto e settembre, che potrebbero far aumentare notevolmente la percentuale delle presenze. In questo contesto si muovono anche le altre strutture dedicate all’accoglienza, come funivia e parcheggi. Si sta registrando un grande movimento della funivia, che viaggia al ritmo lusinghiero di quasi 4mila 500 passaggi al giorno.

Settembre si conferma, dunque, un mese eccezionale, visto che luglio viaggiava al ritmo di 5mila 500 e agosto di 6mila 500 passaggi nell’arco di una sola giornata. Stessa cosa per i parcheggi cittadini, che ospitano una media di oltre venti bus al giorno nel mese considerato quello, non solo dei turisti, ma anche delle gite di fine anno in torpedone. Insomma, un grande movimento che potrebbe fare battere ogni record alla Perla. Tutti soddisfatti, dunque, ma si guarda con apprensione al futuro. «I risultati di questa stagione – ripete spesso il presidente degli albergatori, Italo Mennella – sono frutto anche di una particolare situazione internazionale. Non è, dunque, tutto merito nostro questo successo. Pertanto non bisogna abbassare la guardia e pensare, già da adesso, al futuro dell’industria turistica taorminese».

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