I lavori ammontano a poco meno di un milione di euro e – come abbiamo già detto nei giorni scorsi – riguarderanno una decina di chilometri: la strada provinciale che da Capo Taormina arriva fino a porta Messina, l’anello che circonda la città e altre strade interne. Tecnicamente si parla di restyling, ossia lavori di ripavimentazione (scarnifacazione del manto stradale esistente e in pessimo stato, e posa in opera di nuovo asfalto) e rifacimento della segnaletica.
Ovviamente saranno prima ultimati, in tempi strettissimi, i lavori in corso da parte di alcune società che stanno interrando dei cavi lungo le strade interessate dall’intervento per il G7.
Discorso più delicato invece per la strada che da piazza Vittorio Emanuele porta al Teatro greco (quella che le delegazioni dovrebbero percorrere a piedi per raggiungere il teatro) e per la quale la copertura con la tradizionale bitumatura non era ritenuta adeguata. In questo caso, grazie anche al prezioso contributo del Sovrintendente ai Beni culturali di Messina, Orazio Micali, è stata scelta una soluzione che stilisticamente è certamente più consona alla solennità del centro storico e del Teatro greco. Dopo la scarnificazione, l’attuale asfalto ormai degradato e rattoppato in più punti, sarà sostituito da un conglomerato non bituminoso di color miele, già sperimentato con successo nella strade del centro storico di Urbino.
Sono previsti interventi di manutenzione e di rifacimento di alcuni tratti del corso Umberto che sarà così ripristinato nel suo progetto originario. E’ stato deciso anche un intervento di ripulitura e di ritinteggiatura delle pareti per le gallerie che portano ai parcheggi. Completata questa fase tecnica, si dovrebbe passare nel giro di due settimane, dunque ad inizio di marzo, alla fase di realizzazione dei lavori. Già questo intervento definito di restyling, nel suo complesso, sarà determinante per dare un’immagine più curata della città.
Dopo il via libera alla realizzazione delle due elipiste temporanee e al restyling delle strade, resta adesso da affrontare con decisione il problema del Palacongressi. Nessuno, meno che mai il prefetto Carpino, prova a derubricare la questione. La eventuale inagibilità della struttura creerebbe infatti problemi molto seri perchè si dovrebbe allestire in tempi più che risicati una struttura alternativa. Fino ad oggi la ristrutturazione del Palacongressi rimane comunque la prima scelta anche se frattanto non è escluso che il team organizzativo della Farnesina stia studiando opzioni diverse.
E’ probabile che il prefetto Carpino dedichi la prossima settimana per chiudere, in un senso o nell’altro, la questione.
Le condizioni del Palacongressi, senza agibilità dal 2013, sono tristemente note. Non è escluso che, considerato il poco tempo rimasto, si decida di intervenire con la tecnica “del carciofo”, cioè rimaneggiando il progetto di ristrutturazione complessiva, rinunciando ai lavori di contorno per concentrarsi su quelli che saranno materialmente fattibili e che, soprattutto, sarà possibile concludere prima dell’inizio del vertice.
Oggi intanto sarà a Taormina il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Elena Boschi. Un gesto di particolare attenzione (se non di preoccupazione dopo le polemiche dei giorni scorsi sui ritardi) da parte del premier Gentiloni. Non è escluso che l’occasione possa tornare utile per concordare un ulteriore sforzo organizzativo con l’impegno del Governo.
Tutto questo mentre da più parti si comincia a notare l’assenza del governo regionale che, pur estraneo all’organizzazione diretta del vertice, potrebbe comunque dare un importante sostegno all’ospitalità e alla promozione di Taormina e dell’intera Sicilia.
Queste le strade su cui intervenire a Taormina: Sp10, dall’incrocio con via Pirandello fino all’innesto con la Ss114, Crocefisso, Pirandello, San Pancrazio, circonvallazione (da Porta Messina fino ad incrocio con via Dionisio I), via Dionisio I, Pietro Rizzo, Roma, Bagnoli Croce, Guardiola Vecchia è piazzale antistante San Domenico. Confermato, invece, il piano operativo che dovrebbe portare alla pavimentazione della via Teatro Greco facendola diventare, con la stesura di un agglomerato non bituminoso color miele stile centro storico di Urbino, anche dal punto di vista architettonico, la naturale prosecuzione del corso Umberto. Si sta pensando, inoltre, al rifacimento, con le medesime soluzioni architettoniche, della piazza Vittorio Emanuele.