Taormina (Messina) – Dopo la ratifica del suo incarico da parte del Consiglio comunale, avvenuto con i soli voti della maggioranza, visto che l’opposizione ha abbandonato l’aula, il nuovo liquidatore dell’Asm, Antonio Fiumefreddo, è pronto a mettersi a lavoro. «Presto effettuerò il passaggio di consegne – ha annunciato -. Si dovrà concludere, se vi saranno le condizioni, nel più breve tempo possibile lo stato di liquidazione. Sono disponibile ad ascoltare tutti per avviare il futuro dell’Asm».
S’è conclusa, dunque, l’era del “commissario di ferro”, Agostino Pappalardo. «La figura di Fiumefreddo – ha riferito il consigliere comunale, Giuseppe Sterrantino, tra i promotori di questa scelta – può sicuramente dare un indirizzo valido alla Municipalizzata». Ma continuano le polemiche politiche dopo la riunione-fiume del civico consesso. «Fin dal suo insediamento – ha affermato il presidente del Consiglio, Lucia Gaberscek – è stata priorità di questa maggioranza la chiusura della fase liquidatoria di Asm. Dopo 8 anni di provvisorietà, si rende adesso improcrastinabile un ritorno alla normalità. Questo Consiglio, con la nomina dell’avvocato Fiumefreddo, ha segnato un passaggio importante per l’Azienda municipalizzata. Ringraziamo Pappalardo per il suo indiscutibile spirito di servizio, ma ora è necessario imprimere un’accelerazione nella chiusura della liquidazione: da qui la scelta di un tecnico. La tempistica per uscire dalla liquidazione è di 8 mesi. Il futuro di Asm è legato a quello del Bilancio comunale. Nello stesso tempo è quanto mai necessario il ritorno di Pappalardo al comando della Polizia locale».
«Dopo l’ennesimo tentativo di boicottaggio della minoranza – afferma il consigliere Manfredi Faraci, riferendosi ai 44 emendamenti presentati dal rappresentante di minoranza Antonio D’Aveni – siamo riusciti a raggiungere il secondo obiettivo per ristabilire l’ordine in Asm. Con la nomina di Fiumefreddo, personalità di spicco, che a differenza del predecessore fa di mestiere questo lavoro, speriamo di riuscire presto ad approvare e certificare i bilanci di Asm, revocare la “finta liquidazione” e dare un nuovo assetto societario a una azienda che oggi rappresenta l’unico motivo per il quale i Bilanci del Comune, dipendenti anche da quelli di Asm, non possono essere approvati con parere favorevole dai revisori, causando l’impossibilità di spesa, se non per cause urgenti e contingibili, motivo per il quale anche i più piccoli interventi non possono essere effettuati».