TAORMINA – A rischio il movimento dei croceristi, a causa del divieto di transito per i mezzi superiori ai 35 quintali sul viadotto Sant’Antonio, sulla via Mario e Nicolò Garipoli. Il ponte è “minacciato” da uno smottamento provocato dalle precipitazioni atmosferiche.
Una lettera di chiarimenti sulla reale situazione è stata inviata al sindaco di Taormina, Eligio Giardina, all’assessore al Turismo, Salvo Cilona, al presidente del Consiglio, Antonio D’Aveni, e ai consiglieri da Nicola Salerno, agente di viaggio, rappresentate della Egmont viaggi, Italo Mennella, presidente dell’associazione albergatori, Ernesto Fichera e Beate Lemp, guide turistiche, gruppo “Giammona” e “Di Bella”, che operano nel settore dei trasporti turistici e alcuni commercianti.
«Esprimiano – scrivono nella nota – non poca apprensione in merito al problema che attualmente coinvolge il flusso dei gruppi turistici in visita a Taormina, causato dall’apparente insicurezza del pilone del ponte sulla principale via di accesso alla città. Desideriamo, intanto, per chi non svolge servizi turistici, dare chiarimenti sull’entità del danno che potrebbe scaturire da una eventuale, prolungata, chiusura della via Garipoli al flusso dei bus turistici. Approssimativamente abbiamo calcolato che, durante i mesi di aprile e maggio, vi è in media un afflusso di bus turistici di 65 entità giornaliere. Restando come unica area disponibile allo scarico e carico il terminal-bus di via Pirandello, riteniamo logisticamente impensabile che quell’area possa ricevere in toto tale flusso. Neanche è pensabile, seppur possibile, scaricare parte della clientela nei pressi del piazzale della funivia di Mazzarò, in quanto il maggiore costo da riversare sulla clientela è insostenibile per chi ha già acquistato un pacchetto tutto incluso e neanche è pensabile che gli operatori turistici si facciano carico della spesa maggiore».
«Da non sottovalutare – conclude la nota – l’eventuale danno che i ritardi causati dalla sicura congestione del traffico, apporterebbero a tutta la filiera, navi, aerei, ristoranti, hotel, ditte bus e altro. Causando probabile richieste di risarcimento danno».
Il gruppo di operatori auspica che l’ amministrazione fornisca delucidazioni sui provvedimenti, o eventuali soluzioni, che si vogliano adottare in tempi celeri, visto l’approssimarsi della stagione turistica.