«Grazie a Dio non sono un politico, ogni Paese attraversa un periodo in cui c’è qualcuno che cerca di prenderne il potere e altri cercano di opporsi. Io sono un’americana orgogliosa, amo il mio paese e ovviamente sono profondamente preoccupata. È la prima volta che assistiamo a qualcuno che basa la sua campagna elettorale su una piattaforma di odio e oppressione». Così Sharon Stone replica oggi, ospite del Taormina Film Festival diretto da Marco Müller a una domanda sulla difficoltà politica oggi in America prendendo le distanze da Donald Trump senza mai nominarlo.
L’attrice e produttrice statunitense sarà protagonista della serata di chiusura della 70ma edizione del TFF che le dedicherà il Cariddi d’oro alla carriera. La presenza di Sharon Stone al Taormina Film Festival – con la consulenza di Marco Fallanca – segna la sua prima partecipazione al Festival, che già ospitò l’anteprima italiana di “Basic Instinct” nel 1992. Nel thriller erotico-neo-noir del 1992 di Paul Verhoeven è contenuta una scena entrata a fare parte della storia del cinema mondiale: in cui l’attrice, pericolosamente, accavalla le gambe in un interrogatorio.
Vestita con un abito lungo a fascia intrecciata con un cappuccio che le copriva morbidamente anche la testa, l’attrice ha incontrato stampa e pubblico in un hotel di Taormina, dove ha anche sottolineato il suo desiderio di trasferirsi per la vita in Europa. A proposito di “Basic Instinct” ha affermato: «Sì, è vero, quella scena che fece scandalo oggi sarebbe una cosa del tutto ordinaria, normale. E non è cambiato solo quello a Hollywood negli Studios», ha detto.
«Quando giravo io si facevano film da cinquanta-sessanta milioni di dollari oggi solo Blockbuster da centinaia di milioni. L’avvento dello streaming ha cambiato poi in meglio le cose perché permette di fare film più piccoli».