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Rifiuti davanti al Comune di Taormina: «Sappiamo chi è stato e pagherà»

Di Mauro Romano |

Taormina. «Sappiamo già chi è stato a collocare l’immondizia davanti l’ingresso della casa municipale. Per questo motivo sarà segnalato alla competente Autorità giudiziaria. Vogliamo che paghi per il grave danno alla immagine della città». Ad annunciarlo è il sindaco, Eligio Giardina.

Vedere l’ingresso di Palazzo dei Giurati assediato dai rifiuti, nello scorso fine settimana, ha riportato indietro nel tempo a un’altra disgustosa protesta effettuata da una folcloristica residente di Taormina. Anche in questo caso l’iniziativa è stata intrapresa in segno di sfregio, ma non è passata inosservata ai vertici di Palazzo dei Giurati.

In verità, la sofferenza del sistema di raccolta dei rifiuti è tangibile in questi giorni di grande movimento turistico. Ma l’episodio è di quelli che lasciano il segno. I cumuli di immondizia riposti all’ingresso del Municipio, secondo quanto dichiarato dal primo cittadino, avrebbero già un “nome e cognome”, che potrebbe essere reso noto nei prossimi giorni, se sarà ufficializzato dalle forze dell’ordine. Nel frattempo, cumuli d’immondizia accatastati l’uno sull’altro fanno brutta mostra lungo il corso Umberto, il salotto buono della città, il cuore pulsante della Perla.

Fermarsi all’immagine dei rifiuti dinanzi al cancello è riduttivo. Bisogna capire, comunque, che è tangibile il malumore diffuso che emerge da questo increscioso episodio. Il sistema della raccolta di rifiuti a Taormina, che presto vivrà una rivoluzione, visto che MessinAmbiente ha ormai il contratto scaduto, è chiamato a dare risposte concrete ai residenti che si trovano ad affrontare tanti disagi, dal mondo della scuola alla gestione del patrimonio strutturale e culturale, che è dei taorminesi e non di chi li amministra.

Intanto questo episodio è, comunque, da condannare perché il dissenso può essere espresso in modo più consone. Taormina va avanti, forse, per inerzia e va definitivo un piano, soprattutto nel settore dell’immondizia.

Eppure parliamo di una città le cui potenzialità sono state esaltate in occasione del recente G7. Adesso, sono passati quasi tre mesi e tutto è tornato come prima. E l’immondizia depositata davanti all’ingresso di Palazzo dei Giurati apre dei nuovi scenari.

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