GIARDINI – «Entro 5 anni l’ansa del fiume Alcantara potrebbe spazzare via l’area di Pietrenere del Consorzio per la rete fognante, visto che il corso d’acqua si sposta pericolosamente verso le nostre strutture di 10 metri all’anno». Il grido d’allarme arriva dal presidente del Consorzio, Andrea Raneri. Stavolta l’annunciato pericolo ha anche una base scientifica. A Pietrenere si è recato anche Franco Ortolani, l’esperto del sindaco di Taormina, Eligio Giardina, per combattere il dissesto idrogeologico del territorio. Adesso si parla mediante un dettagliato studio effettuato.
Ortolani ha chiarito un fenomeno che si ripropone a ritmo di 50 anni. Nel corso di questo tempo – secondo quanto riferito dal presidente Raneri – il fiume si sposta nel versante di Catania e poi in quello di Messina. In questo periodo si è nella fase che preme sul Consorzio. La ricerca è stata effettuata a partire dal 1900. Dal 2000 il fiume spinge verso l’area degli impianti. Il tutto è stato spiegato attraverso delle slide. «Il fiume adesso si sposta – spiega Raneri – verso l’area adibita sulla depurazione. Lungo l’Alcantara ci sono, inoltre, sacche di detriti che hanno alzato il suo letto. A seguito di quest’altro fenomeno, se non si interverrà in tempo, c’è il serio rischio di una esondazione e un allagamento degli impianti. Si deve, dunque, aprire una fase burocratica immediata per reperire i fondi necessari alle opere di salvaguardia del complesso, che riguardano una protezione di almeno 100 metri. Dobbiamo fare in modo che la zona diventi “R4”, da inserire nel Piano di assetto idrogeologico regionale. Venendo così considerata ad alto rischio si possono ottenere le risorse per gli interventi necessari. Nell’immediatezza, invece, sarebbe auspicabile che Protezione e Genio civile fluviale intervenissero per abbassare il letto del fiume e posizionare massi a protezione dell’argine sinistro per evitare, almeno per quest’anno, il rischio di inondazione. Il Parco fluviale dell’Alcantara, presieduto da Pippo Morano, ha allo studio la realizzazione di un parco suburbano che va dal ponte della Statale “Messina-Catania” fino alla battigia, per la riqualificazione di una zona che sarà possibile visitare attraverso percorsi naturalistici».
Ortolani si è reso conto degli interventi urgenti e, intanto, spingerà su un progetto-tampone. Stessa cosa il Comune di Giardini. La situazione di pericolo è stata constatata dal vicesindaco naxiota, Carmelo Giardina, che ha preso parte al sopralluogo.