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Palazzo antico abbattuto a Messina, Sgarbi si scusa col soprintendente: «Non c’entra»

Di Redazione |

MESSINA – «Mi scuso con l’attuale soprintendente ai beni culturali, rileggendo meglio le carte sembra che l’abbattimento della facciata di questo edificio a Largo Avignone non fosse illegale. Non ci sono irregolarità, però quest’area deve essere rispettata e l’intervento deve essere fatto con intelligenza, mantenendo il decoro». Lo dice l’assessore regionale ai beni Culturali Vittorio Sgarbi oggi a Messina per vedere l’area dove di recente è stata abbattuta una facciata del ‘700. «Cercheremo – prosegue – di convincere i titolari della ditta a fare meno piani, conviene anche a loro meglio fare un palazzo meno alto che affrontare anni di contenziosi». «Sono un antagonista delle città capitali della cultura, – aggiunge – oggi sono stato a Taormina dove ho annunciato la mia idea di fare della città del Centauro una mia ideale capitale non italiana bensì universale della cultura. Uniremo le iniziative che saranno fatte a Palermo capitale italiana 2018 della Cultura con Taormina che è già capitale». 

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