Palermo – Udienza camerale per l’omicidio del giornalista Beppe Alfano, ucciso l’8 gennaio del 1993 a Barcellona Pozzo di Gotto. Il procuratore aggiunto Vito Di Giorgio ha ribadito, davanti al gip Curatola, la richiesta di archiviazione per l’inchiesta ter sull’esecuzione, che vedeva iscritti nel registro degli indagati i Stefano Genovese e Basilio Condipodero, chiamati in causa come esecutori dell’omicidio, alcuni mesi addietro, dalle dichiarazioni del boss pentito Carmelo D’Amico.
Il difensore della famiglia Alfano, Fabio Repici, dopo essersi opposto all’archiviazione del procedimento, ha depositato un atto d’opposizione che contiene nuovi elementi investigativi che dovrebbero far luce su una vicenda che negli anni è stata caratterizzata da depistaggi. Il gip Curatola ha disposto l’acquisizione delle trascrizioni integrali delle dichiarazioni dei collaboratori. L’udienza è stata rinviata al 19 dicembre, quando parlerà il difensore dei due indagati, l’avvocato Diego Lanza.