Morì in un dirupo, chiesto giudizio per dodici ex funzionari del Cas
Morì in un dirupo, chiesto giudizio per dodici ex funzionari del Cas
La Procura di Messina ha chiesto il rinvio a giudizio per i 12 ex funzionari del Consorzio autostrade siciliane indagati per la morte di Provvidenza Grassi, la donna finita con l’auto in una scarpata dell’A18 e ritrovata dopo mesi
MESSINA – La Procura di Messina ha chiesto il rinvio a giudizio per 12 persone, tutti ex funzionari del Consorzio autostrade siciliane (Cas), indagate per la morte di Provvidenza Grassi, la donna di 27 anni, il cui cadavere era stato ritrovato dopo diversi mesi dalla sua scomparsa nel gennaio del 2014 in una scarpata sotto il viadotto Bordonaro dell’autostrada Messina Catania. Chiesto il rinvio a giudizio con le accuse a vario titolo di omicidio colposo e rifiuto d’atti d’ufficio per gli ex presidenti del Cas Antonino Minardo e Patrizia Valenti, gli ex commissari straordinari Nino Gazzarra, Anna Rosa Corsello, Benedetto Dragotta, Matteo Zapparrata e Calogero Beringheli, gli ex direttori generali Felice Siracusa, Mario Pizzino e Maurizio Trainati e i direttori tecnici Gaspare Sceusa e Letterio Frisone.
La donna perse il controllo dell’auto che si ribaltò verso il guardrail ma passò attraverso un varco dove non c’era protezione e finì in un burrone. Sembra che più volte ci fossero state segnalazioni per mettere in sicurezza quel varco ma nessuno del Cas fece nulla.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA