Messina, trovato chi ha dato l’ecstasy a Ilaria: una sua coetanea indagata per cessione di droga

Di Redazione / 12 Agosto 2015

È indagata per cessione di sostanze stupefacente la 16enne che avrebbe dato dell’ecstasy a Ilaria Boemi, la ragazza trovata morta su una spiaggia di Messina tre giorni fa. La denuncia in stato di libertà, che potrebbe aggravarsi con la contestazione del reato di morte come conseguenza di un altro delitto, è stata formalizzata dalla Procura per i minorenni di Messina. La polizia di Stato sta cercando di verificare la sua testimonianza. A lei gli investigatori sono giunti dopo il racconto dei due amici, una sedicenne e un ragazzo maggiorenne, che erano con Ilaria quando è stata colta da malore. 

AI FUNERALI BARA BIANCA PER LA “BAMBINA”

Nella Chiesa Valdese di Messina c’era una bara bianca ricoperta di rose con accanto un pallone a forma di cuore con la scritta colorata “Ilaria ci manchi”. Tra i presenti anche il sindaco Renato Accorinti. Tensione con i giornalisti e con gli operatori tv che secondo i familiari e gli amici avrebbero «dato un’immagine distorta di Ilaria». I compagni di classe della ragazza sono stati vicini anche durante la funzione alla famiglia Boemi. Hanno anche esposto due cartelli fuori dalla chiesa con la foto di Ilaria.

Il dibattito sull’ecstasy killer è intanto aperto e si teme che in giro vi sia una partita letale. «Ma parlare di “ecstasy cattiva”, seppur inconsapevolmente, rischia di ingenerare equivoci, perché esisterebbe quindi sul mercato una “ecstasy buona”». Lo ha rilevato il procuratore aggiunto di Bologna, Valter Giovannini, che, all’Ansa, ha spiegato come «tutte le pasticche di ecstasy sono potenzialmente mortali, perché gli effetti spesso dipendono non solo dal principio attivo ma da reazioni soggettive assolutamente imprevedibili».

AGGIORNAMENTO: indagata anche una diciottenne sulla morte di Ilaria Boemi

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