Messina – «Considerato che Poste Italiane continua a tenere bloccati oltre 10 milioni di euro dell’azienda Amam in violazione di legge e disattendendo due apposite ordinanze del giudice, mi vedo costretto a riprendermi con la forza i soldi versati dai messinesi per il sevizio idrico. Il rischio è l’interruzione del servizio idrico a danno dei contribuenti che hanno regolarmente versato a Poste Italiane quanto dovuto per il consumo dell’acqua». Lo dice il sindaco di Messina Cateno De Luca che annuncia per domani alle 11, col presidente di Amam, Salvo Puccio, una “rapina” nell’ufficio postale di corso Cavour. La «rapina» sarà anticipata da una conferenza stampa con diretta sulla pagina Facebook, De Luca Sindaco di Messina. «Siamo dinanzi all’ennesimo atteggiamento delinquenziale di un colosso di Stato – aggiunge -, creato con i risparmi degli italiani ma ormai dedito a fare profitto e strozzinaggio sociale sulla pelle dell’utenza. Non ci sto a queste angherie per tale motivo domani mi presenterò negli uffici provinciali di Poste Italiane, insieme al Presidente Puccio. Specie in un periodo di crisi economica a causa dell’emergenza sanitaria in atto, non possiamo permetterci di lasciare 10 milioni di euro parcheggiati a scapito della cittadinanza. Non lascerò l’ufficio postale fino a quando non ci ridaranno i soldi dell’Amam».