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Liquidata la società per mega porto turistico di Lipari

Il progetto della «Lipari porto spa» venne contestato perché si sostenne che avrebbe deturpato l’habitat naturale dell’isola

Di Redazione |

Dopo quasi 20 anni si è concluso l'iter con la liquidazione della società «Lipari porto spa» che avrebbe dovuto costruire il mega porto turistico nelle Eolie. Era stata voluta dall’ex giunta Bruno e vi faceva parte la Condotte D’Acqua di Roma. La spesa prevista ammontava a oltre 100 milioni di euro per i porti turistici di Pignataro, Marina Lunga, Marina Corta e la banchina commerciale di Sottomonastero, per complessivi di 500 posti barca. La società romana lo avrebbe gestito per 50 anni e in cambio il Comune avrebbe ricevuto sue immobili. Il progetto venne contestato perché si sostenne che avrebbe deturpato l’habitat naturale dell’isola e con l’avvento della giunta Giorgianni, dopo riunioni su riunioni, si è arrivati alla liquidazione. 

Con l’assemblea ordinaria degli azionisti è stato deliberato lo scioglimento della società. «Per il Comune – spiega il sindaco Marco Giorgianni – non vi saranno aggravi economici legati a tale procedura, prevedendo esclusivamente, come già pattuito nelle precedenti assemblee, il rimborso dei lavori di manutenzione e ristrutturazione degli immobili di Marina Corta effettuati in passato (per circa 60 mila euro) a fronte del rientro in possesso come patrimonio dell’Ente degli stessi locali, che potranno essere utilizzati per finalità di pubblico interesse». 

«Così come – aggiunge – non sussisteranno più vincoli e obblighi di sorta, per il Comune, rispetto alle progettualità della Lipari Porto sulle aree portuali dell’isola, inaugurando una nuova fase di pianificazione strategica e di prospettive di sviluppo del nostro territorio che permette di guardare avanti con ottimismo e responsabilità».   COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA