MESSINA – Tutto è avvenuto in pochi istanti: il camion che sfreccia sulla statale 113 che attraverso i paesi della costa tirrenica, la gru montata sul mezzo pesante che oscilla pericolosamente e il gancio che diventa una sorta di enorme proiettile travolgendo una passante. E’ morta così Carmela Bucca, 53 anni, davanti agli occhi del figlio che ha assistito impotente alla tragedia.
La donna, che sul marciapiede si apprestava ad attraversare la strada, è stata colpita in pieno dalla frustata del gancio di metallo. La morte è stata immediata e vano è stato il tentativo del figlio, che si trovava poco distante, di rianimare la madre, deceduta tra le sue braccia, mentre l’autista del camion proseguiva senza accorgersi di nulla. Il tragico incidente è avvenuto stamane nel centro di Venetico (paese di quattromila abitanti a circa 25 chilometri da Messina, sulla costa tirrenica) poco dopo le 8, lungo il tratto della Statale 113 al confine con il territorio comunale di Spadafora.
I carabinieri, dopo avere esaminato le immagini delle telecamere installate nella zona, sono riusciti nel giro di poche ore a risalire all’autista del mezzo pesante, M. G., 31 anni, che stava scaricando la merce che trasportava in un cantiere edile di Patti. Quando i militari dell’Arma lo hanno interrogato il camionista è sembrato cadere dalle nuvole, sostenendo di non essersi accorto del doppio impatto: prima di colpire la donna, infatti, il braccio della gru aveva investito anche un’auto in sosta danneggiandola, ma il guidatore ha continuato indisturbato la sua corsa.
Nei confronti del conducente del mezzo, che è a disposizione della magistratura, non è stato adottato fino a questo momento alcun provvedimento. I carabinieri lo hanno tuttavia accompagnato in ospedale per sottoporlo ai test sull’eventuale presenza nel sangue di alcool o stupefacenti.
Gli investigatori hanno anche sequestrato le immagini delle telecamere della zona per accertare l’esatta dinamica dell’incidente che, secondo una prima ricostruzione avvalorata anche da numerose testimonianze, sarebbe stata causata proprio dalla «gru killer».
Scene strazianti si sono registrate a Venetico, dove tutti conoscevano la vittima. Carmela Bucca gestiva infatti un panificio in paese con l’aiuto dei familiari, compreso il figlio che era con lei al momento del tragico impatto e che non ha potuto fare nulla per salvarla.