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Giardini, per la piscina sono più i dubbi che le certezze

Di Andrea Rifatto |

Giardini (Messina) – Sono più i dubbi che le certezze sull’apertura del Centro natatorio comunale, data per imminente dalla società che ne curerà la gestione tanto che sono già stati affissi cartelloni pubblicitari, all’insaputa dell’amministrazione, che invitano a prendere informazioni. La questione è stata affrontata in Consiglio comunale, per volontà del presidente Danilo Bevacqua, che vuole vederci chiaro dopo aver appreso che a breve dovrebbe tenersi l’inaugurazione della struttura di via Della Seta. «I cittadini chiedono di sapere quando aprirà la piscina, ma su questo ho molte perplessità», ha esordito, ripercorrendo l’iter che ha portato alla nascita del Centro natatorio sorto su un terreno messo a disposizione dal Comune, che nel 2007 siglò una convenzione per un project financing da 3,6 milioni di euro con una società salernitana.

Il documento prevedeva a carico dell’Ente la realizzazione delle opere di urbanizzazione, tra cui il collegamento viario tra via Della Seta e via Chianchitta. Nel febbraio 2015, però, la convenzione è stata modificata dal Consiglio, che ha stabilito di accollare alla società la realizzazione della strada di collegamento e delle altre opere di urbanizzazione, prorogando la gestione da 30 a 45 anni durante i quali il Comune dovrà versare 51mila euro l’anno. «Opere che ancora oggi non sono state eseguite – ha evidenziato il presidente Bevacqua – e l’ultima proroga per la consegna dei lavori è scaduta il 6 ottobre. Da cittadino voglio anch’io la piscina, ma da amministratore voglio tutelare gli interessi dei giardinesi, visto quanto accaduto in passato come nel caso della palestra di Calcarone. La minoranza, che ha lamentato l’assenza in aula della Giunta, ha annunciato la presentazione di un’interpellanza: «Tutti vogliamo la piscina ma vorremmo anche le altre opere – ha sottolineato il capogruppo Alessandro Costantino – perché sin dalla sua concezione la struttura nasce con un sistema viario inefficiente. Non vorremmo che, realizzata la piscina, ci dimenticassimo delle altre opere, tra cui il parcheggio, per il quale è stata avviata la procedura di esproprio, ma la cui previsione è sparita dall’ultima convenzione. Le opere di urbanizzazione dovevano essere realizzate entro un anno dalla consegna delle aree ma non è chiaro se questo termine sia scaduto». «Se non vengono fatti tutti i lavori – ha aggiunto il consigliere di maggioranza, Giancarlo Lo Turco – non va data l’agibilità».

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