Messina – Il presidente della Regione Nello Musumeci, tramite la Protezione civile regionale, si era appellato all’Unità di crisi nazionale per valutare l’opportunità dello sbarco (in seguito all’emergenza coronavirus) dei 2.250 croceristi della Msc, nave Opera, approdata a Messina. Ma frattanto dalla nave, da cui lo scorso 28 febbraio era sceso a Genova un turista austriaco poi risultato positivo al test, era già stato autorizzato lo sbarco.
«Non sono stati riscontrati pericoli sanitari» e «terminati i controlli non ci sono ragioni per le quali impedire lo sbarco dei passeggeri» ha affermato il sindaco di Messina, Cateno De Luca. «Ho ricevuto più di una sollecitazione a non fare approdare le navi da crociera a Messina – osserva De Luca – e desidero confermare che al Comitato per l’ordine e la sicurezza che si è tenuto in Prefettura è stato ribadito con le autorità presenti che prima dello sbarco dei passeggeri sarebbero stati eseguiti i controlli a carico dell’Usmaf, che è l’organo deputato alla sanità in ambito marittimo. Non sono stati riscontrati pericoli sanitari. L’interdizione all’approdo, comunque – conclude il sindaco di Messina – poteva essere disposta solo dal Prefetto che rappresenta il Governo in ambito locale, e con il quale siamo in costante contatto».
“La scelta dell’Unità di crisi e del ministero dell’Interno appare non improntata a spirito di responsabilità. A Roma cercano a parole la collaborazione con le Regioni, ma nei fatti agiscono con arroganza. Ne prendiamo atto, ma non ci rassegniamo”, ha quindi commentato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.
L’imbarcazione, era già stata rifiutata da Malta.
«Siamo in vacanza con gli amici e proveniamo da Napoli – dice uno dei crocieristi -. Siamo qui per divertirci, ma per ora è tutto più complicato per l’emergenza coronavirus. Stiamo tutti bene, ora vogliamo visitare Messina e magari stasera andare a ballare in qualche locale. Anche perché la nave riparte domani alle 14». «Noi siamo sicuri, ci hanno controllato altrimenti non saremmo scesi – aggiunge una coppia di coniugi di Torino -. Speriamo di vedere Messina, ci hanno detto che è una fantastica città con un bellissimo campanile. Il coronavirus ci spaventa come tutti ma non possiamo farci condizionare».