Notizie Locali


SEZIONI
°

La polemica

Ponte Stretto, è scontro sulle “prove del vento”. Ad Ciucci: «Già fatte e ne faremo altre»

La risposta al co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli che ha sollevato la questione durante un Question Time

Di Redazione |

C’è una nuova polemica che riguarda il progetto di costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina. A sollevarla oggi il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli che nell’Aula della Camera, durante il Question Time con il ministro dei Trasporti Matteo Salvini, ha fatto rilevare che “il Comitato scientifico chiede di adeguare il progetto perché non sono state fatte le prove del vento”.

«Bonelli dice che non sono state fatte prove nelle gallerie del vento, ne abbiamo fatte una quantità in 10 diverse gallerie del vento nel mondo e ne faremo ancora», ha detto l’amministratore delegato della società Stretto di Messina, Pietro Ciucci, contattato dall’ANSA, sottolineando che «non voglio fare polemiche con le istituzioni, sono soltanto precisazioni».Nel complesso, ha spiegato la società, per il progetto esecutivo sono state eseguite «prove in galleria del vento su 11 modelli di ponte». Il progettista ha utilizzato 5 diversi laboratori, tra più importanti e specializzati al mondo, in Canada, Regno Unito, Danimarca e Germania. Nell’ambito dell’independent Check, il Project manager consultant di Stretto di Messina ha eseguito prove in 3 gallerie del vento a Milano e in Canada, proprio per «garantire la certezza» dei risultati.Le verifiche analitiche e sperimentali compiute «dimostrano la stabilità del ponte fino a velocità delle raffiche di vento di oltre 275 km/h», che è una velocità che può attendersi nello Stretto mediamente una volta nell’arco di 2000 anni; la massima velocità registrata in oltre venti anni di monitoraggio è stata di 128 km/h.

“Sentendo l’onorevole Bonelli, da parte mia, è tecnicamente sorprendente perché cita delle pagine di un documento, che noi abbiamo messo a disposizione, ma non cita la pagina fondamentale che è la pagina 45 in cui il Comitato Scientifico esprime all’unanimità un parere positivo sul progetto, ossia sulla relazione del progettista, che è l’aggiornamento del progetto previsto dal Dl 35”, aggiunge Ciucci. “Poi esprime alcune raccomandazioni e approfondimenti da fare nella fase di predisposizione del progetto esecutivo, come previsto dalla legge”, ha spiegato Ciucci. In particolare, “il quadro geo sismico tettonico dell’area dello Stretto, sarà aggiornato, in sede di progetto esecutivo, con gli studi e le ricerche effettuate negli ultimi 20 anni”.

La legge dice che il «progettista deve riesaminare le raccomandazioni già espresse dal Comitato scientifico nel 2011 e il nuovo comitato scientifico, nominato nel 2023, accoglie queste riflessioni e le fa sue», ha spiegato Ciucci. Ma tutto questo «non inficia, non tocca quello che è il parere favorevole del Comitato Scientifico espresso così come previsto dalla legge», ha sottolineato l’a.d della Stretto di Messina. La società spiega che il potenziale sismogenetico dell’area dello Stretto «non è in grado di produrre terremoti di magnitudo più elevata di quello di progetto considerato per il ponte (7,1 scala Richter)». Con un sisma avente periodo di ritorno pari a 2000 anni «il ponte rimane in campo sostanzialmente elastico, ossia non subisce danni», mantenendo quindi ulteriori margini oltre la soglia prevista. Inoltre, le infrastrutture di collegamento al ponte, viadotti e gallerie, saranno progettate, secondo i termini delle vigenti norme tecniche delle costruzioni “con i più avanzati criteri antisismici».

In serata la risposta di Bonelli a Ciucci: «All’amministratore delegato della società Stretto di Messina, Pietro Ciucci dico che la relazione l’ho letta tutta, comprese le pagine 13-14-15-47-48 che lui forse non ha letto. Ma mi chiedo come sia stato possibile approvare una relazione se si leggono bene queste pagine». «Trovo tecnicamente sorprendente che un Comitato scientifico che ha osservato le parti fondamentali della Relazione di aggiornamento del progetto sulla sismicità, sulla qualità degli acciai, sulle prove di turbolenza, affermi che non sono state fatte perché avrebbero determinato una dispersione temporale. A proposito, dott Ciucci, chi sta mettendo fretta rinunciando a fare studi e analisi fondamentali per la stabilità dell’infrastruttura? Sono esterrefatto da questo modo di procedere che vuole portare ad approvare, con una rapidità preoccupante, un progetto vecchio di oltre 15 anni e con tutte le osservazioni critiche del Comitato scientifico che avrebbero dovuto portare a fare un nuovo progetto». «Per questo – conclude – sarò costretto ad integrare l’esposto in Procura con la relazione del comitato scientifico».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA