«Italia è pronta per presentarsi al mondo. Qualcuno disse qualcosa di banale sulla Sicilia (la presenza della mafia, ndr) e per questo fu spostato G7 da Firenze a Taormina. Abbiamo superato tutti gli stereotipi datati. Anche rispettando tempistica dei lavori senza deroghe e con i fondi necessari, visto che abbiamo dati priorità all’emergenza terremoto».
Lo ha detto la sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi, nel corso di una conferenza stampa all’Hotel San Domenico di Taormina, in vista del G7 del 26 e del 27 maggio prossimi, con il segretario generale di Palazzo Chigi, Paolo Aquilanti, il commissario per il G7, Riccardo Carpino, il capo delegazione struttura del G7, Alessandro Modiano, il prefetto di Messina, Francesca Ferrandino, e il sindaco di Taormina, Eligio Giardina.
«Ci sono manifestazioni previste e autorizzate – ha aggiunto Maria Elena Boschi – con i relativi piani per affrontarli. Chi protesterà dovrà farlo nel rispetto delle regole, della legge, delle altre persone e di continuerà a lavorare a Giardini Naxos». «Sono state concesse autorizzazioni – ha aggiunto Boschi – ma prima di tutto spetta a chi arriverà gestire la manifestazione in maniera civile e nel rispetto delle forze dell’ordine che saranno presenti per garantire lo svolgimento della loro protesta. Sicuramente quello di Taormina particolarmente interessante per la cornice internazionale in cui avviene anche per la presenza del nuovo presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron. Al G7 lavoriamo da mesi – ha aggiunto la sottosegretaria – anche su agende e nei contenuti, che sono condivisi dei sette paesi. Ci sono stati molti incontri preparatori che hanno raggiunto punti di contatto molto importanti. Tra i temi del summit che mi sta a cuore c’è la lotta alla violenza sulle donna, ma anche i diritti a lavoro e salute delle donne e per le pari opportunità. Alcuni incontri ministeriali – ha sottolineato la sottosegretaria Boschi – hanno prodotto risultati adesso toccherà ai leader confrontarsi in modo costruttivo nei prossimi giorni».
«Abbiamo rispettato tempi e costi, senza alcuna deroga, con controlli maggiori su appalti e lavori. Abbiamo messo in sistema tutto. Grazie a militari, aereonautica, vigili del fuoco e genio civile» ha invece detto Riccardo Carpino, commissario straordinario del G7.
«Abbiamo reso possibile l’impossibile, facendo in 40 giorni quello che solitamente si impiega anni a realizzare. Abbiamo fatto il bene della città, perché ciò che verrà dopo sarà fondamentale perché Taormina sarà proiettata nel mondo, con migliaia di delegati presenti» è invece la riflessione del sindaco di Taormina, Eligio Giardina.