Lo dico
Vizzini: al posto del verde pubblico “l’immondizia” pubblica
Mi capita qualche giorno fa che salendo per la via E. Berlinguer, prospiciente lo stadio comunale di Vizzini, e guardando sulla mia destra, dove si trova un’area verde con una stradina e delle panchine ove, in teoria, le persone potrebbero andare a fare due passi o a sedersi per godere di un po’ d’aria fresca, mi accorgo che al posto di aiuole ed alberi, si estende una distesa di spazzatura con ogni tipologia di rifiuto immaginabile: sacchetti di plastica ancora chiusi con l’immondizia dentro, o già adeguatamente fatti a brandelli da qualche cane o gatto randagio, tappi di plastica, sacchetti di patatine o merendine, pacchetti vuoti di sigarette, per non parlare dei mozziconi, valanghe di mozziconi; e poi ancora bottiglie di plastica e di vetro in frantumi, lattine, pezzi di giocattoli rotti, eccetera, eccetera.D’innanzi a immagini come questa, che purtroppo non mancano in giro per la città, sovente si sentono le critiche dei tanti che lamentano cattiva amministrazione, puntando il dito contro gli amministratori di turno, cogliendo spesso l’occasione per rispolverare la perpetua diatriba politica.A tal proposito, una considerazione mi sorge spontanea: è davvero facile ed ormai persino prevedibile dare la colpa dello sporco che impera in paese al sindaco Tizio ed all’assessore Caio, ma a meno che questi signori non provvedano personalmente a disseminare lerciume per le strade, ed a meno che i rifiuti non abbiano preso magicamente vita e imparato a camminare autonomamente, coloro che gettano la spazzatura dove capita invece che cercare un cestino o portarsela sino a casa e differenziarla civilmente, non sono altri che gli stessi cittadini! E di certo quegli stessi, di cui sopra, che sono i primi a lamentarsene!La verità è tanto semplice quanto scomoda: piuttosto che lamentarsi di chi non pulisce, bisognerebbe avere cura di non sporcare! Decine di volte ho visto personalmente gente che dal finestrino dell’auto in movimento gettava via quella plastica trasparente che avvolge i pacchetti delle sigarette, o altri che dopo aver dato l’ultimo tiro alla sigaretta, buttavano il mozzicone in terra; o ragazzini (emuli chiaramente dei genitori) che finendo di mangiare la vaschetta di patatine, le davano un calcio come si farebbe con un pallone. Se ogni singolo abitante della città facesse un piccolo gesto di civiltà, non gettando in giro nulla che possa sporcare, raccogliendo i bisogni del proprio cane o magari raccogliendo un rifiuto abbandonato da qualcun altro per smaltirlo adeguatamente, la città diventerebbe più vivibile e persino più bella!
Daiana Melfi
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