Tutto nasce in piazza, la piazza presso il campo sportivo a Calcarone.
Tutto nasce lì, dall’incontro tra Roberto e Frank, raggiunti da Gabriele.
Da quell’incontro anche il fugace confronto con Dario, poi ancora Rosalba… inconsapevolmente stava già nascendo il progetto. Il primo flashmob studiato appositamente perché colpisse le coscienze, perché facesse sentire le nostre voci in silenzio. Studiato il linea alle norme legate al decreto sul Covid19. Quella raccolta tessere elettorali in un’altra piazza, ancora una piazza: Piazza Municipio. All’unisono, riuniti da ideali comuni, intenti comuni di ragazzi che non vogliono mollare ma bensì lottare per i propri diritti. I Ragazzi In Piazza non nascono al fine di protestare e basta, discutere, criticare e basta! I Ragazzi In Piazza vogliono reagire, costruire, cambiare, rivoluzionare. La rivoluzione che puntano a mettere in atto è una rivoluzione sociale che si concretizzi entro i margini del comparto turistico ma che possa andare oltre quei margini un giorno. Una raccolta firme da portare alla Regione: “La Regione da che parte sta?” E poi… il flash mob di ieri, 11/06/2020. Più duro, drastico, forte. Come duro, drastica e forte è la voce del silenzio di chi non ha più nulla da dire perché le parole a un certo punto finiscono, non ce ne sono altre da dire. È giunto il momento del FARE. Noi siamo I RAGAZZI IN PIAZZA e non ci fermeremo, e non ci fermeranno. La nostra rivoluzione farà la storia perché è la storia a richiedere il cambiamento. Nessuno può farci desistere perché ciò che ci spinge sono gli ideali che erano stati seppelliti con palate di terra e che noi abbiamo rinvenuto scavando a mani nude. Noi siamo il nostro sudore e le nostre lacrime e non le urla, la rabbia o la rassegnazione. Noi siamo fatti di speranza, sogni, ideali e no, non abbiamo paura.
I RAGAZZI IN PIAZZA