Notizie Locali


SEZIONI
Catania 15°

Lo dico

Poesie per la giornata mondiale dell’acqua

Di Nome Cognome |

Per onorare la giornata mondiale dell’acqua, una bella poesia di mia madre ed una mia favola sul ciclo dell’acqua per bimbi in età prescolare: 

Sci sci, ciac ciacNel mare alcune gocce d’acqua si sentivano riscaldare dai raggi del sole e, piano piano, diventando leggere leggere come l’aria, si trovarono lontano dalle sorelline rimaste in mare.Sospese in aria gonfie e calde, volavano come piccole bolle soffiate dal vento danzando su e giù, qui e là. Le goccioline si divertivano un mondo e chiamavano le compagne: – Venite, venite, è così bello quassù! C’è tanta luce e un bel calduccio. Spensierate e allegre, salivano sempre più in alto. Improvvisamente cominciarono a sentire freddo: rabbrividivano, brrr! Le sorelline che erano rimaste giù, guardandole, notarono che si erano tutte attaccate l’una all’altra formando una specie di nuvola grigia trascinata dal vento sempre più lontano. Le goccioline ora tremavano non solo per il freddo ma anche per la paura e si stringevano sempre di più l’una all’altra, finché si sciolsero in lacrime.E cominciò a piovere: ciac, ciac, ciac. Le gocce si posavano sulle foglie degli alberi, sui fili d’erba, sui fiori, sulle pietre e non facevano che chiedere: – Dov’è il mare, dov’è?… Ciac, ciac, ciac. Molte riuscirono subito a mettersi insieme formando dei rigagnoli, poi un torrente che si avviò verso il mare. Altre invece, più tranquille, non avendo fretta, videro che le piante e la terra avevano sete e rimasero a dissetarle. Attesero un po’ e alcune, risalendo in cielo, divennero colorate: rosse, gialle, verdi, blu e viola a formare un allegro arcobaleno. Le gocce restanti cercarono il mare attraverso strade buie, sotterranee. Quanto lavoro e quanto tempo prima d’arrivarci! Incanalate, furono d’aiuto per gli uomini nelle case, nelle fabbriche e ovunque ci fosse bisogno di loro. Ormai non erano più tristi e ridevano, ridevano: sci, sci, ciac, ciac. Tutti le volevano, le accarezzavano raccogliendole fra le mani e lasciandole poi libere andare verso il mare: sci, sci, ciac, ciac…

Sinnove2016COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

Di più su questi argomenti: