LA STAMPA non presta attenzione al comparto Pesca che oggi sciopera a Roma e noi chiediamo maggiore sensibilità e scriveremo a tutte le testate giornalistiche al fine di dare voce alle persone che oggi si trovano nella capitale al fine di fare sentire la propria voce.
Il sottoscritto Micalizzi Alfio Fabio nella qualità di Presidente della Federazione Armatori Siciliani (Organizzazione delle PMI operanti nel Settore della Pesca e dell’Economia Ittica – costituita per Atto Pubblico nell’anno 1991), di concerto con l’ A.P.M.P. – Associazione Pescatori Marittimi Professionali (Costituita per Atto Pubblico a Luglio del 1995) in nome e per conto dei propri aderenti, ma anche nell’interesse comune del Comparto Pesca Marittima Professionale, di riferimeno alla Manifestazione pacifica di sciopero prevista per la data odierna 28-02-2017 a ROMA, espone alle SS.VV.II. le seguenti problematiche sulla pesca, facendo prima alcune doverose premesse c.s. :
Reati Ambientali, danni ambientali aggravati e contnuati: I pescatori marittimi professionali e gli Armatori del settore Pesca subiscono gravi danni alle Imprese, mancato sviluppo economico e lavoro a causa dell’inquinamento marino provocato dalla quasi totale assenza di collettori fognari in diversi territori italiani, smaltimento illegale di rifiuti tossici a mare ecc.. La categoria chiede alle Autorità preposte, l’individuazione dei colpevoli e la punizione visti i regolamenti europei e tutte le norme e leggi in materia ambientale, visto tra l’altro che i Reati ambientali ora sono consideratti veri e propri Illeciti Penali;
La Pesca abusiva e/o pseudo sportiva: Ai frequenti controlli per i Pescatori Marittimi Professionali non fa seguito un’altrettanto pressante attenzione nei confronti della Pesca abusiva che di fatto effettua concorrenza sleale a danno delle Piccole e Medie Imprese. La crisi economica sta spingendo sempre più persone ad esercitare la pesca senza autorizzazioni (visto che viene svolta non come attivitò sportiva ma come un vero e proprio lavoro), assenza di regole chiare, limiti, innescando quindi di fatto problemi serissimi da un punto di vista sociale ed economico;
Revisione del Sistema Sanzionatorio e modifica della Legge D.Lgs 154/2016: Non si possono tollerare dalle Piccole e Medie Imprese multe fino a 150.000,00 introdotte con la Legge 154 che inizialmente doveva contenere norme per lo sviluppo che però poi di fatto si è trasformato in un regolamento repressivo, penalizzaante e punitivo per tutte le marinerie italiane, con particolare e pesante riferimento per le marineria sarde e siciliane che in questo settore patiscono i problemi tipici dell’insularità. E’ necessario la messa a punto di un nuovo sistema di ammortizzatori sociali, il ripristino a costo zero per la Pubblica Amministrazione, della Commissione Centrale della Pesca Marittima quale indispensabile organismo di confronto e consultazione per la categoria; istituzione di Tavoli Blu in tutte le province, dove i componenti e/o Consiglieri dovranno essere gli stessi operatori e non “personaggi” designati dalla “politca”; la semplificazione delle pratiche amministrative e la diminuizione dei “costi” burocratici che gravano pesantemente sulla redditività delle Piccole e Medie Imprese;
Accesso al Credito: Rendere più accessibbili i mercati finanziari e creditizi per garantire un reale sostegno alle Piccole e medie Imprese del settore Pesca. Individuare nuove formule di sostegno e garanzia per facilitare le procedure di credito acquisto attrezzature e/o barche da pesca, spese di avviamento, liquidità; individuare istituti bancari per convezione e agevolazioni burocratiche;
Emergenza super presenza di Tonni: Il mare è “invaso” da una eccessiva presenza di TONNI i quali stanno “divorando” tutte le specie ittiche presenti nei nostri mari, provocando uno scarso “Ripopolamento Ittico” di PESCE AZZURRO e altre specie ittiche, occorre distribuire la QUOTA TONNO a tutte le imbarcazioni in possesso di LICENZA DI PESCA e non creare un “MONOPOLIO” riservato a Grosse Imprese di Pesca i quali hanno una Gestione anomala (a nostro parere) dei mercati;
Ripopolamento Ittico: I Pescatori Professionali italiani sono i primi veri amanti della natura e del mare, sono i primi difensori e tutori delle risorse ittiche, sono le prime vere Guardie Ambientali e spesso hanno idee e soluzioni che vanno oltre certi studi e ricerche spesso condizionati da poteri forti; Individuare le giuste formule di regolamentazione della Pesca a Strascico considerando che la stessa, di concerto con gli armatori e pescatori potrebbe rappresentare una nuova risorsa di sviluppo, favorendo dei progetti di raccolta rifiuti ingombranti e/o plastica e/o varie, stabilendo con i diretti interessati modalità e tempi di pesca di prodotti ittici e/o rifiuti, quindi pulizia del mare;
FONDI DESTINATI ALLA PROMOZIONE: i FONDI destinati alla promozione del “PESCATO” dovranno essere assegnati solo ed esclusivamente alle Imprese di Pesca e/o Organizzazioni VERE delle Imprese di Pesca e/o Associazioni VERE di PESCATORI PROFESSIONALI e non ai soliti progettisti e/o Comitati d’affare che nascono proprio per andare a PESCA di Finanziamenti Europei, i quali spesso ottengono soldi per la realizzazione di progetti inutili i quali in molte occasioni vengono realizzati solo in parte (producendo solo carte e/o fatture);
Istituire un VERO “OSSERVATORIO DEL MEDITERRANEO”: Le Piccole e Medie Imprese chiedono maggiore attenzione alle realtà locali di tutte le Marinerie d’Italia e d’Europa che si affacciano sul Mar Mediterraneo che devono essere diversificate dalla Grandi/Grosse Imprese di Pesca – Pesca Oceanica. I pescatori e gli armatori sono i primi a voler il rispetto delle regole e delle leggi, ma è anche vero e giusto che le leggi devono essere proposte e realizzate con professionalità, onestà, cultura, conoscenza, soluzioni. La Federazione Aramtori chiede che in tutte le commissioni dove si parla di PESCA vengano coinvolti i PESCATORI VERI e non persone segnalate dalla “Politica” e/o solo Universitari, centri studio, bilogi; L’Osservatorio che intendiamo non ha l’obiettivo principale di ottenere FONDI, ma la soluzione dei problemi con proposte concrete e monitoraggio dello sviluppo;
Si chiede attenzione e rispetto ai cittadini lavoratori del comparto pesca che hanno deciso di scioperare pacificatamente per chiedere il DIRITTO AL FUTURO . – Rimane a disposizione per qualunque chiarimento e/o integrazione, si chiede di essere informati di tutti gli sviluppi e notizie che riguardano il SETTORE, elegge domicilio per qualunque corrispondenza presso la sede di Catania:
FEDERAZIONE ARMATORI SICILIANI
SEGNALAZIONE INVIATA A LO DICO A LA SICILIA SU WHATSAPP 349 88 18 870