Lo dico
Licata: esposto al Prefetto da parte della Rivoluzione Ecologista Animalista
La situazione di estremo degrado ambientale e rischio igienico-sanitario, in atto sul territorio comunale di Licata, è ormai sotto gli occhi di tutti e noi per primi, come Rivoluzione Ecologista Animalista, abbiamo denunciato alle istituzioni competenti il pericolo per la salute che corrono i cittadini e gli animali della città siciliana. In tal senso, il nostro impegno, la nostra attenzione e le nostre sollecitazioni si rinnovano ancora una volta nell’auspicio che il sindaco si svegli ed emetta provvedimenti urgenti al fine di risolvere l’emergenza ambientale a Licata. Cosa – purtroppo – di cui dubitiamo fortemente, vista e considerata l’incompetenza dimostrata sinora dall’amministrazione comunale. Per questa ragione, abbiamo deciso di rivolgerci al Prefetto, sottolineando come lo stato di degrado in cui versa Licata è decisamente palese e ciò influisce negativamente sull'attrattività turistica della zona, generando soprattutto un forte danno economico per il territorio e grave pericolo per la salute dei cittadini e degli animali a causa anche delle emissioni nocive procurate dai frequenti roghi generati dai rifiuti: discariche a cielo aperto, ormai presenti in ogni angolo della città, e incendi nei quali hanno Già perso la vita alcuni felini che si trovavano nei pressi di Villa De Pasquale. Così come vane sono state anche le nostre richieste di intervento inoltrate al Sindaco, rimaste peraltro prive di riscontro, al fine di mettere in sicurezza 31 gatti che vivono sul molo di Licata, a due chilometri dalla terraferma e quindi decisamente in mezzo al mare, vittime delle mareggiate che ne hanno decimato un buon numero e senza riparo alcuno. In tal senso ricordiamo sommessamente che il Comune di Licata è tenuto per legge alla salvaguardia e al benessere di tutti gli animali del suo territorio e, nella fattispecie delle colonie feline, al loro censimento ed alla loro gestione stipulando apposite convenzioni con le associazioni locali, mentre sull'ASP di competenza grava il compito di provvedere alla loro sterilizzazione. Ma, in totale violazione della normativa nazionale, nonostante le nostre ripetute sollecitazioni, i felini, che sono sotto la diretta tutela del Sindaco e non dell'Autorità Portuale come già appurato, si trovano dopo mesi ancora sul molo, con riproduzioni continue in virtù delle mancate sterilizzazioni e soprattutto i cuccioli destinati a morte sicura. Per tutta questa serie di motivi, ci auguriamo che il prefetto intervenga affinchè il Sindaco provveda, per quanto di sua competenza, e che vengano altresì accertate eventuali omissioni amministrative ed adottato ogni provvedimento a tutela di ogni essere vivente del Comune di Licata. In caso contrario, le dimissioni del primo cittadino rappresentano l’unica strada percorribile”.
il segretario nazionale del partito politico, Rivoluzione Ecologista Animalista, Gabriella Caramanica.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA