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Lentini (Sr): salviamo i randagi! Risposta alla presidente dell’Enpa

Di Redazione |

Ringraziamo il direttore e la redazione per la sensibilita’ e per l'opportunita' che ci hanno voluto concedere per la replica alla cortese risposta della Presidente dell' ENPA pubblicata il 28 Maggio 2021. (https://www.lasicilia.it/news/lo-dico/420331/la-presidente-dell-enpa-risponde-alla-segnalazione-sui-cani-randagi-di-lentini.html). "Gent.ma Presidente Rocchi, apprendiamo dalla sua lettera che a Lentini attraverso il volontariato della zona, la sua associazione abbia distribuito aiuti a sostegno di situazioni di necessita’. Teniamo a precisare che diversi cittadini che accudiscono i randagi non hanno mai ricevuto nessun tipo di aiuto pur avendolo chiesto ne’ dalle istituzioni ne’ dalle associazioni e tra queste persone vogliamo ricordare la signora Laura che anni fa, grazie all’informazione ricevuta da una concittadina che abita fuori regione, registrava la prima colonia felina a Lentini all’ anagrafe canina e successivamente ne' registrava anche un’altra ad Augusta (SR), riuscendo cosi’ a sterilizzare gratuitamente i gatti tramite il servizio dell’ ASP veterinaria.  Laura che oggi accudisce circa 45 gatti e un cane essendo in grande difficolta’ economiche il 20/04/2021 scorso scrive alla rete solidale ENPA per avere delle forniture di cibo ma a tutt’oggi riferisce di non aver ricevuto nessuna risposta. Cosi si è rivolta anche all’ ENPA di Siracusa ma gli viene risposto che loro non hanno mai dato forniture di cibo per animali e quindi non potevano aiutarla. A dire il vero noi cittadini che abbiamo segnalato da diverso tempo sia agli uffici competenti e anche con appelli nei social una situazione grave di una zona del territorio dove la riproduzione dei randagi è continua ed e’ arrivata tra cuccioli e cani adulti a circa 40 animali senza considerare i gatti non censiti e non sterilizzati, non abbiamo mai ricevuto nessuno aiuto materiale per quei randagi e nessun sostegno per il dialogo con le istituzioni permettendo cosi che gli animali (fra l’ altro a rischio avvelenamento) diventassero un numero inaccettabile. Inoltre Gentile Presidente Rocchi, a tutt'oggi non’è stato pubblicato da parte di certi esponenti di associazioni animaliste della zona (pur conoscendo il caso) nemmeno un semplice appello per cercare di salvare quei randagi continuando a ignorare il problema. Di recente dopo le nostre proteste sono stati recuperati dalle istituzioni solamente 12 cuccioli e affidati a uno stallo casalingo. Nessun appello per cercare adozione e aiuto e’ stato pubblicato nè condiviso nella pagina del gruppo di facebook dell’associazione P.A.C.E ONLUS di Lentini. Neanche la delegata ENPA di Canicattini Bagni intervenuta in uno dei tanti nostri appelli pubblici lo ha condiviso per aiutare questi poveri randagi figli di un territorio tanto bello quanto crudele, figli di nessuno. A tale proposito ci sembra al quanto bizzarro che la stessa delegata ENPA  meritoriamente si rechi a Termini Imerese in una provincia che non’è la sua a circa 300 km di distanza per visitare una struttura posta sotto sequestro per offrire ciotole, cucce e pedane di croccantini con prodotti specifici e cure mediche, oltre che impegnarsi per aiutare le adozioni di quei cani, dichiarando in un video pubblicato nella sua pagina il 02/05/2021 di essere intervenuti perche’ era stato fatto un appello. Non si capisce perche' la stessa cosa, la suddetta delegata ENPA non l'abbia fatto, nonostante i nostri numerosi appelli, a Lentini dove fra l’altro i km da percorrere sono molto meno e dove sono morti e continuano a morire tanti animali senza che possano avere in loro difesa nemmeno la voce di esponenti rappresentanti di enti di tutela. E’ bizzarro che le sue parole (in risposta al nostro grido di aiuto) Presidente Rocchi non siano state condivise dagli esponenti delle associazioni locali e nemmeno nelle pagine di Enpa della pr. di Sr, ma solamente da volenterosi cittadini. Questi comportamenti a nostro parere vanno corretti perche' danno forza alle istituzioni che non applicano le leggi per contrastare il randagismo e inviano anche un messaggio sbagliato a quella parte della cittadinanza che non esprime solidarietà e addirittura tende a isolare con il SILENZIO chi sta combattendo una giusta causa a difesa del territorio di Lentini e degli animali che in esso vivono. Il semplice cittadino non puo' sostituirsi alle istituzioni perche' non ha nè le risorse, nè la competenza per intervenire in queste situazioni ed e’ per questo che l’aiuto soprattutto dalle grosse associazioni e’ prezioso e necessario. A nostro giudizio la missione piu' importante di un'associazione animalista in un territorio come la Sicilia dovrebbe essere di controllo per far rispettare le leggi di contrasto al randagismo e battersi insieme a noi cittadini affinché siano applicate da chi ha il dovere di farlo. Le associazioni animaliste dovrebbero essere come cani da guardia alle istituzioni che non rispondono cosi come lei ha riferito “contro ogni previsione di umanità e civiltà, nonché di legge”, e invece spesso, noi cittadini sensibili, siamo soli in questa battaglia di civiltà cosi’ che questi territori diventano palcoscenico di morte per tanti poveri animali.  Presidente Rocchi ci rincresce informarla che a Lentini dove i casi di maltrattamento sono frequenti, i 46 cani del cacciatore di cui ha fatto riferimento nella sua lettera essere stati sequestrati su intervento di ENPA, sono stati riportati a chi li deteneva da tempo nelle condizioni che possiamo vedere dai video pubblicati nella pagina di ENPA di Sr il 09/10/2020 e dell’esponente dell’associazione L.A.I di cui abbiamo tratto il video pubblicato. Non ci sono stati articoli di stampa né informazione sui social del ritorno di questi poveri animali al cacciatore che li teneva in condizioni incompatibili con la loro natura, legati a catena corta, alcuni cani visibilmente sofferenti e denutriti ci chiediamo quanti sono gli animali che nel completo SILENZIO vengono riportati legalmente alle stesse persone che gli hanno inflitto sofferenza. Ci si aspettava che ENPA  chiedesse l’affidamento cosi come ha fatto per i cani del canile sanitario di Canicattini (sequestrato per irregolarita’ amministrative e inidoneta’ degli spazi), impedendo cosi il dissequestro chiesto dal cacciatore. Vogliamo ricordare che quei poveri animali rischiano la vita ogni giorno e dovrebbero essere tutelati in rispetto delle leggi vigenti. Le confessiamo che avevamo sperato in una risposta diversa per i fatti di Lentini da noi segnalati, ma confidiamo che i cittadini non siano lasciati soli perche' da tempo si chiede la sterilizzazione degli animali e l’applicazione delle leggi a loro tutela. Ci teniamo a ringraziare quei privati cittadini che comprendendo il nostro profondo sconforto, hanno acquistato 80 kg di croccantini ed  una dozzina di scatolette di carne per cani, ringraziamo la signora Agata una docente di Catania e la signora Rosalba di Carlentini. Con l’augurio che a scrivere dalla Sicilia siano tanti altri cittadini come noi la salutiamo cordialmente".

Anna Cannone e un gruppo di volenterosi cittadini lentinesi

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