Cronaca di un crollo annunciato. Quando diciamo che il paese cade a pezzi non lo facciamo in senso metaforico ma nel vero senso fisico . Quartiere San Paolo via Salerno; in un ancor tiepido pomeriggio di fine novembre ( 2019) si sente un boato dovuto al crollo di un’abitazione, per poco non si era sfiorata la tragedia. La signora che era nell’abitazione però doveva ricorrere alle cure dei sanitari. Passerella di rito con sindaco in testa, vari amministratori e qualche giornalista. Dopo qualche giorno il comune aveva cura di mandare qualche operaio a mettere delle transenne davanti all’ingresso principale della viuzza aggiungendo disagio al disagio perché i residenti per poter accedere alle loro abitazioni dovevano ( e devono )fare il giro largo entrando da un’altra traversa. Ebbene sono passati 8 mesi e nulla è cambiato, da noi si usa dire : ” a u tempu allanu ” magari aspettano di compiere la gestazione chissammai che qualche mente machiavellica non ne partorisca qualche idea brillante risolvendo il tutto.Assurdo, cittadini onesti che pagano le tasse costretti a vivere senza decoro e con il rischio di essere colpiti , se non addirittura sepolti, da pietre e calcinacci. Dovrebbe essere cura di un comune tutelare e vigilare sull’incolumità dei propri cittadini! A chi dovrebbero rivolgere il proprio appello gli abitanti visto che comune, ufficio tecnico e protezione civile hanno fatto orecchie da mercante? Al genio civile ( o a quello della lampada) al presidente Mattarella o al padreterno direttamente? Io sarei più propensa per l’ultima opzione magari scrivendo una missiva semplice e chiara: ” Si accettano miracoli anche usati purché in buono stato ed efficienti “ à bientôt e che Dio ci assista

P.s. dimenticavo di dire che, a neanche un mese di distanza, in un’altro quartiere ( Santa Maria vecchia) crollava un’altra abitazione. Stato attuale: idem con patateCOPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA