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Isole Eolie, «caro aliscafi»: è protesta dei nativi e dei proprietari di case

Di Redazione |

Isole Eolie, è protesta dei nativi e dei proprietari di case che per il terzo anno vengono esclusi dalle agevolazioni di trasporto marittimo (Aliscafi) per raggiungere le isole.

Se desideri trascorrere le vacanze nella tua casa vacanza nelle isole ma non sei residente, non paghi soltanto la tassa di sbarco (se riesci ad ottenere l’esenzione in tempo), per il resto tutto come prima, come sempre…salato. La legge regionale n. 2 del 22 febbraio 2023 (di Stabilità Regionale) prevede la gratuità dei biglietti sui mezzi dei vettori di linea, per i dipendenti che nelle isole prestano servizio pubblico come forze dell’ordine, negli Istituti scolastici (ma i docenti non ricevono l’indennità annuale per le sedi disagiate?) Guardia costiera, Vigili del fuoco, forestali, asp. Non solo, il Governo, ha anche stabilito che non devono pagare il biglietto i residenti nelle isole di Panarea, Alicudi, Filicudi, Stromboli, Ginostra e Vulcano che si si spostano su Lipari. Chi ha la seconda casa nelle isole, insomma, è rimasto escluso dalla gratuità come da qualsivoglia agevolazione nonostante le tasse salate che si pagano.

Scrive Lucia Paino: “Da un eccesso all’altro, chi ha le case e paga le tasse sull’isola, per trascorrere un fine settimana con la famiglia, paga 160 euro di solo biglietto, di certo non può più andare tutti i fine settimana… così si incrementa il turismo verso altri orizzonti veramente!”. Ed ancora, prosegue Rossy De Ro: “Sono proprietaria di una seconda casa a Vulcano e pago le tasse al comune. Però se devo recarmi a Lipari, comune di appartenenza per sbrigare pratiche amministrative, andare in banca e per tutte quelle attività che non sono presenti sulle isole minori, il costo del biglietto è uguale a quello di un turista di passaggio. Non chiedo la gratuità ma almeno una tariffa ridotta (abbonamenti) a chi, oltre alle tasse, porta lavoro a tutta l’economia locale per svariati mesi dell’anno. È una vergogna”. Continua Antonino Saltalamacchia : “Un nativo per passare deve pagare 40 euro andata e ritorno, è solo vergogna e la politica si limita solo a dare le caramelle, vergogna per tutto il governo regionale e nazionale”. E, sempre a proposito di agevolazioni ma verso la terraferma, non manca la considerazione del liparoto Emilio La Rosa : “Mi chiedo come mai la legge non prevede uguale misura per chi da Lipari va a lavorare a Milazzo o Messina . Il solito pressappochismo deprecabile“.

fonte: www.giornaledilipari.itCOPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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