Notizie Locali


SEZIONI
Catania 16°

Lo dico

Il Mercato di Randazzo: La Città Divisa tra Tradizione e Innovazione

Di Redazione |

Randazzo, una città ricca di storia e tradizioni, si prepara a riallestire il suo centenario mercato domenicale nella storica sede di Piazza Loreto entro il mese di Settembre.La decisione, pubblicata il 2 agosto dal secondo settore Attività Produttive, ha previsto un totale di 110 posteggi, di cui 93 non alimentari, 12 alimentari e 5 riservati ai produttori agricoli. Il ritorno al passato ha generato un acceso dibattito tra i cittadini di Randazzo, evidenziando divisioni tra coloro che abbracciano la tradizione e coloro che guardano al futuro, valorizzando la sede attuale.

I favorevoli al ritorno nella sede storica sostengono che il mercato nel cuore del centro storico non solo rispetta le radici della comunità, ma stimola anche un maggior afflusso di turisti e residenti, incrementando così le vendite e il dinamismo economico del paese. Molti commercianti, infatti, hanno lamentato un calo delle vendite nell’attuale sede di Via Papa Giovanni Paolo II, descritta come troppo periferica e meno attrattiva per i potenziali clienti. La centralità della Piazza Loreto, secondo i sostenitori del cambio, offre più opportunità e visibilità alle attività commerciali, rendendo il mercato un autentico evento cittadino.D’altro canto, i sostenitori dell’attuale sede avanzano validi argomenti a favore della sua permanenza. In primis, la sicurezza: un mercato più periferico, con meno vie di fuga, agisce come deterrente per la microcriminalità, soprattutto per i borseggiatori. Inoltre, la posizione permette al mercato di svilupparsi in un percorso lineare che, integrandosi con l’ambiente naturale circostante, offre ai visitatori un’esperienza rilassante e piacevole.

Un’Analisi Economica e SocialeIl deciso calo delle vendite e del numero dei commercianti negli ultimi anni è un indicatore chiave della crisi del mercato nella sua attuale posizione di via Papa Giovanni Paolo II? O le cause di questa decadenza possono essere molteplici, perché nel vecchio sito si perpetrava: dall’evasione delle tasse da parte di alcuni commercianti alla comparsa di venditori abusivi, in quanto nella zona centrale, eludevano facilmente la sorveglianza ridotta dei vigili urbani. Questi fattori hanno sicuramente contribuito alla percezione che portare il mercato nella zona periferica è stato un danno, anziché rivitalizzarlo economicamente. Mentre l’altra percezione è che la nuova ubicazione abbia migliorato anche la gestione del flusso di visitatori, rendendo l’evento domenicale più ordinato e gestibile.Tuttavia, non mancano le problematiche segnalate dai residenti delle aree adiacenti alla vecchia sede, preoccupati di dover affrontare nuovamente i fastidi legati all’inciviltà di alcuni avventori. Problemi come l’abbandono di rifiuti e atti di vandalismo, quali urinare sui portoni o scaricare sacchetti di escrementi nei cortili delle scuole vicine, sono ancora freschi nella memoria della comunità.Nonostante le divergenze di opinione, un sentimento condiviso da tutti i Randazzesi è l’orgoglio per il loro mercato domenicale, un baluardo della cultura locale e un’attrazione per molti turisti. Alfio Papa, storico cittadino di Randazzo, riassume bene il pensiero comune: indipendentemente dalla sede, l’importante è che il mercato continui a esistere e prosperare, mantenendo vivo il legame tra il passato e il futuro della città.Questo dibattito rappresenta un momento importante di riflessione per Randazzo, che dovrà bilanciare il rispetto per le tradizioni con le esigenze contemporanee, assicurando che il mercato domenicale rimanga un simbolo di identità e un pilastro dell’economia locale.Alfio PapaCOPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA