Ero al G8 di Genova, mi ha tolto il sonno per qualche mese

Di Mario Di Mauro / 19 Luglio 2021

Ero a Genova, al “G8-2001”. La Comunità TerraeLiberAzione –per quanto “criticamente”- aveva aderito alle manifestazioni. (…)- Ci siamo andati, da Catania, con un pulmino affittato: sapevamo che non sarebbe stata una “passiata”.

Il G8 genovese del 2001 è l'unico accadimento della mia Vita di cui non riesco più neanche a scrivere. Non è la “situazione” più rischiosa in cui mi sia capitato di dovermi muovere, ma è l’unica che mi abbia tolto il sonno per qualche mese e che ho voluto rimuovere, sennò mi sarei ritirato da ogni attività “politica” (per me Politica è ogni impegno civile per il Bene Comune).

Mi dispiace solo che nelle narrazioni su quel “G8” non si focalizzi mai la vera scommessa politica che ci portò a Genova: non che fosse chiara del tutto, ma una visione del Mondo ci muoveva in tanti – ed era internazionalista glocal – altro che "no-global": un Altro Mondo è possibile!.

Oggi, molti temi che agitavamo ci sono stati perfino rubati dal “capitalismo che veste verde”: ma saranno altri disastri nelle nebbie green delle loro “transizioni” energetiche e digitali, e dei loro rinnovabili e circolari riti che sacrificano la Terra sull’altare dell’unico Dio che riconoscono: il Dio del Profitto.

Ero anche alla Diaz, quella sera, al G8 del 2001: u fetu di sbirri mi ha salvato (e una telefonata della mia futura moglie, che mi comunicò in mattinata news televisive… fino a quel momento pensavo che il peggio fosse passato). Poi scattò l’istinto da animale politico r/esistente. E nel corteo spezzato e massacrato, lungo un intero giorno, abbiamo scelto di "marciare" vicino al KKE- il PARTITO COMUNISTA GRECO, che conoscevo da 20 anni ed era attrezzato per difendersi con ogni mezzo necessario: gloria a loro!.

Quanto alla mala-organizzazione del Genoa Social Forum, che convocò le manifestazioni… li prenderei “a pedate” a partire dal mio vecchio compagno di Democrazia Proletaria…il caro Agnoletto: illusi!. Anni dopo, sempre a Genova, mi capitò di discuterne con un amico di “Lotta Comunista”, un “camallo” del Porto: mi disse che il Genoa Social Forum non li aveva neanche cercati!. Ai black-blok avrebbero rotto il collo, e non solo a loro. I “neri sfasciatutto” li abbiamo visti perfino uscire da furgoni vari insieme a sbirri vari ed erano arrivati a Genova, suppongo, attraverso un corridoio protetto dai “Servizi” (non solo italiani).

Di certo, era tutto programmato e bipartisan: su schemi operativi che hanno tante “firme”, di tanti "crispini" fedeli servitori della loro patria: altro che poche "mele marce", erano ministri!. In nottata, di ritorno –e non sapevo ancora del lager di Bolzaneto- mi sono detto solo: MAI PIU' allo sbando nelle trappole di questo “Stato profondo” e delle sue più radicate Forze mentali, inclusa Gladio 2.0 – Mai più!. Evidentemente le legnate prese a Comiso 1983 –contro i missili atomici italo-amerikani- non mi erano bastate!

Ero a Genova, al “G8”: non ci tornerei. Buon ventennale della “macelleria messicana”, ma non mi scordo che milioni di decerebrati e telecomandati ci considerarono terroristi e sfascia-vetrine: e vabbè, lo Spettacolo dominante è sempre quello delle classi dominanti (Marx). E se fosse per la “maggioranza” l’Umanità sarebbe ancora nelle caverne. Fossero solo 8 o 20… si risolverebbe facilmente!.

Oggi mi preparo una magnifica caponata, che non è un contorno: è un “piatto glorioso”, sintesi della Civiltà siciliana. E non è un “contorno”: chiaro?. Anche al G8 del 2001 eravamo una magnifica caponata… metafora di un Altro Mondo Possibile. Eravamo troppo profetici, troppo colti, troppo onesti, troppo…disarmati. Troppo “contorno”.

 

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Pubblicato da:
Ombretta Grasso
Tag: anniversario G8 Genova catania diaz G8 a Genova TerraeLiberAzione