Lo dico
Donatore Avis: «Spreco di soldi pubblici nell’invio dei referti»
Sono un Socio donatore (da più di 22 anni ) dell’Avis di Catania sita in via Carini. Da un pò desideravo portare a conoscenza lo spreco evitabile che la Sanità Regionale perpetra in relazione al servizio di fornitura degli esami, gratuiti, a noi donatori ( io dono praticamente ogni mese tra sangue e plasma).
Da sempre, l’ospedale Cannizzaro dove le sacche dell’Avis vengono portate per l’utilizzo, manda i referti in busta con affrancatura prioritaria a noi donatori all’indirizzo di casa fornito in sede di registrazione. In media in Avis mi dicono che ogni anno vengono raccolte circa 6000 sacche e quindi per ogni sacca un referto viene spedito ogni volta via posta. Immagini quanto spreco di soldi pubblici si potrebbero risparmiare se questi referti venissero mandati via e-mail, come ormai la maggior parte degli ambulatori di analisi fanno con i clienti. E immagini, per più di 22 anni, (solo da quando dono io…) tra carta ( 2/3 fogli) buste e affrancatura prioritaria, quanto denaro risparmiato poteva essere utilizzato per altre necessità ospedaliere. Le ultime dirigenze, sanitarie e non dell’Avis, degli ultimi anni mi hanno detto che hanno ripetutamente chiesto il cambio nel metodo di invio dei referti ma non c’è stato verso, da parte della dirigenza del Cannizzaro, di cambiare. Mi sorge un dubbio…che forse a qualcuno interessa che le cose vadano in questo modo..? La beffa sa quale è? Mia cognata che da anni dona all’ospedale Garibaldi, da sempre riceve i referti nella sua mail personale.
Spero che la pubblicazione di queste notizie possa contribuire ad un cambio di rotta e a un risparmio cospicuo di risorse per la collettività.
Le allego copia della busta che riceviamo dopo ogni donazione.
Giuseppe TroinaCOPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA