Il 4 gennaio 2023, alle ore 10.30, nell’ambito di uno dei soliti eventi-inaugurazione e correlate strombazzate mediatiche, presenti le autorità di spicco della città di Catania, è stata scoperta la targa che intitola al magistrato, già presidente del Tribunale dei Minorenni di Catania, Giambattista Scidà scomparso nel 2011, la piazzetta a fianco del porticciolo peschereccio-turistico di Ognina, dirimpettaia all’istituto scolastico Nautico. Lo spazio era stato reso fruibile al pubblico nel maggio del 2017, a seguito di lavori di riqualificazione e l’utilizzo di risorse provenienti da un finanziamento regionale.
La piazzetta panoramica sul mare e con una suggestiva vista dell’Etna, costituiva un ottimo punto in cui fermarsi a fare una pausa e rilassarsi, specialmente durante le belle giornate. Sei alberelli messi lì a dimora, con le loro ridotte chiome verzute promettevano, crescendo, di offrire zone di frescura ombrosa sulle panchine per rendere piacevole la sosta di chi vi cercasse relax col proprio cane o con un libro in mano. Ma ahimè, come succede a Catania, finita la festa gabbato lo santo, spente le luci della ribalta, dileguati i volti sorridenti dell’evento di inaugurazione, oggi la piazzetta ispira solo tristezza e indignazione per l’abbandono al degrado e all’incuria in cui é stata lasciata.
Quelle chiome, che non sono mai cresciute e il cui originario colore verde é rimasto un ricordo, non hanno mantenuto l’amena promessa. Oggi quegli alberi sono totalmente secchi, di un deprimente color giallo paglia, bruciati forse dalla salsedine ma sicuramente arsi dalla sete d’acqua. Uno é addirittura scomparso, forse si e’ dato alla fuga dal tanto lerciume, sparso lì intorno qui e là, lasciando al suo posto il solitario tutore che avrebbe dovuto sostenerlo e soprattutto trattenerlo in quel posto.
La storia é sempre la stessa ed é purtroppo nota. Da noi vige l’assoluta incapacità a far sopravvivere il verde e il decoro degli spazi consegnati alla pubblica frequentazione. La piazzetta in questione, infatti, non é l’unico esempio di abbandono all’incuria tra le aree pubbliche che costellano il lungomare catanese. Vedi piazza Europa, Largo Leonardo Sciascia, piazza Nettuno recentemente ribattezzata Franco Battiato.
La macchina comunale non dispone, ovviamente, delle attrezzature e delle risorse umane sufficienti per la loro necessaria gestione manutentiva e per l’indispensabile sorveglianza. Catania insomma non c’è la fa! Il problema persiste da lunga data e il risultato é lo squallore in cui versano le suddette piazze e tante altre della città. Una vergogna che nessuna amministrazione é riuscita ancora a risolvere. Potremo sperare che la prossima amministrazione che andremo a eleggere a maggio, saprà come fare?
Adriano Sicari