Il solarium di Piazza Europa, luogo prediletto dai bagnanti e dai turisti che affollano Catania specialmente nel torrido agosto, si trova al centro di un allarme salute lanciato dal Responsabile Unione Provinciale CISAL di Catania, Giovanni Lo Schiavo. Con una denuncia che si fa eco di una situazione dai contorni preoccupanti, Lo Schiavo mette in luce le condizioni deplorevoli in cui versa questo amato tratto di costa, situato a due passi dalla pittoresca spiaggetta di San Giovanni Li Cuti.“È inaccettabile quello che succede ed assistiamo,” afferma senza mezzi termini Lo Schiavo, che non fa mistero della sua indignazione di fronte a ciò che definisce un’offesa al decoro pubblico e alla salute dei cittadini. Secondo quanto riferito, il problema riguarderebbe scarichi inappropriati di fogne, forse probabili provenienti dai canali sottostanti Corso Italia, che trovano sfogo nelle immediate vicinanze del solarium, con rischi evidenti per la salute pubblica.

Non si tratta, purtroppo, di una novità assoluta, sottolinea il sindacalista, noto per il suo impegno nella difesa dei diritti dei cittadini e della qualità della vita in città. La questione degli scarichi in mare, infatti, sembra essere un problema ricorrente, una piaga antica che ancora una volta torna a mostrare i suoi effetti nocivi proprio in un momento di massima frequentazione turistica.“Quanto tempo ancora i bagnanti dovranno sopportare questa situazione inaccettabile?” chiede Lo Schiavo, stimolando una riflessione che trascende il caso specifico per toccare temi più ampi quali la responsabilità delle istituzioni, la tutela dell’ambiente e della salute pubblica. Il sindacalista chiede un intervento deciso, un’azione risolutiva che vada oltre le temporanee e insufficienti misure tampone, finora evidentemente incapaci di risolvere il problema alla radice.L’allarme sollevato da Lo Schiavo non si limita a denunciare la grave situazione igienico-sanitaria del solarium di Piazza Europa; si propone anche, più in generale, come appello verso una maggiore consapevolezza e responsabilità collettiva. È un invito rivolto alle autorità cittadine e alla comunità tutta affinché si faccia fronte comune contro l’inquinamento e si lavori attivamente per restituire a Catania e ai suoi cittadini un ambiente sano e sicuro, nel rispetto delle bellezze naturali che la caratterizzano.La speranza è che questo grido di allarme non cada nel vuoto, ma possa trasformarsi in un catalizzatore di cambiamento, spingendo ogni soggetto coinvolto a fare la propria parte. La salute pubblica e l’immagine stessa di Catania, gioiello del Mediterraneo, sono in gioco. Ora la parola passa alle istituzioni: sarà loro responsabilità rispondere con azioni concrete a questa chiamata all’azione.Alfio PapaCOPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA