Siamo a Catania in piazza Mancini Battaglia, affacciata sul porticciolo di Ognina. È una panchina su cui sono state abbandonate due bottigliette, una di plastica contenente acqua e l’altra di vetro, che ha contenuto la classica birretta. Cosa ci racconta questa immagine? Proviamo a immaginare una coppietta che vi ha sostato godendo della vista delle tante imbarcazioni da diporto ancorate nella baia, e delle papere e cigni che scivolano tra di esse, su uno specchio d’acqua scintillante di riflessi colori danzanti. Hanno goduto della magia del posto e del momento, forse al tramonto, condividendo sensazioni poetiche e pensieri amorosi. Ma fattasi l’ora di andare che è successo? Lasciano le loro bottigliette sulla panchina vuota.
Non hanno avvistato un cestino porta rifiuti nelle vicinanze? Ma no! Si trova proprio lì accanto, bastava solo stendere un braccio. Allora chi erano quei due? Non certo animi gentili amanti delle bellezze della città, come avremmo voluto credere, piuttosto due dei soliti sporcaccioni incuranti, nemici del decoro e incapaci di rispetto per il prossimo e per il patrimonio collettivo. Eppure bastava fare un piccolo gesto per non essere classificati incivili strafottenti. Nomea che purtroppo ricade su tutti i catanesi, penalizzando una città che meriterebbe ben altra considerazione!
Adriano Sicari