Lo dico
Camporeale (Pa): “E’ ancora possibile rimanere isolati nel 2021?”
Buona parte dei cittadini Camporealesi esprimono lo stato di disagio: il sistema degli accessi al paese, risulta molto fragile, una fragilità dettata da un sistema infrastrutturale datato e poco, ma davvero poco manutenzionato. Le porzioni di terreno che lambiscono la stessa strada ai lati, spesso, dopo le piogge neppure troppo forti aggiungerei, ricoprono tutta la strada di detriti e impediscono il passaggio delle vetture, del trasporto pubblico, delle merci e in alcuni casi anche dei mezzi di soccorso.
Rimanere isolati, fisicamente intendiamo, è ancora possibile nel 2021? Ebbene si! Beh, non saremo un unicum in Sicilia, di questo ce ne rendiamo conto, ma neppure vogliamo essere dimenticati e sentirci “emarginati”. Sappiamo bene che quasi tutto il territorio siciliano si presenta con un elevato rischio idrogeologico e saremmo dei pazzi a pensare di avere delle priorità rispetto ad altre porzioni di territorio o di altri abitanti di altri comuni. Chiediamo solo una maggiore attenzione da parte delle istituzioni a tutti i livelli. Sapete è davvero frustrante per un Camporealese, non poter compiere atti di vita quotidiani o magari accedere a cure mediche solo perché non puoi “né entrare, né uscire” dal tuo paese. È davvero frustrante per i nostri figli dover anticipare la partenza, con i mezzi pubblici, per andare a scuola, sol perché l’autobus ha difficoltà a muoversi nelle strade provinciali. È davvero frustrante per le attività artigianali, non poter ricevere materie prime e non poter installare i propri prodotti, sol perché i mezzi pesanti non riescono a dimenarsi tra i fanghi. È davvero frustrante sentirsi dire dai nostri clienti: “per questa volta sono venuto, ma non verrò più da voi, è un terzo al lotto poter arrivare qui!” È davvero frustrante per gli agricoltori, fare giri immensi e utilizzare strade alternative, altrettanto pericolose aggiungerei, per poter portare i prodotti agricoli nelle proprie aziende. È davvero frustrante non poter ricevere i “turisti del cibo”, sol perché buche e fango rendono la strada una vera e propria palude. Da ciò che abbiamo detto, sembrerebbe che il problema ci sia solo quando piove, beh, non è proprio così, finita la stagione delle piogge che cancella strade e devia corsi d’acqua, ci rimangono le buche, si proprio loro. Enormi “crateri” che sostituiscono in toto, come disagio, il fango già precedentemente descritto. I Camporealesi sono un popolo che non si è mai arreso e di certo non potrà essere un po' di pioggia e fango a farci demoralizzare.
Un’associazione fatta da cittadini che hanno a cuore Camporeale e il suo territorio, con un unico obiettivo, la crescita umana di tutta la popolazione. Camporeale è un piccolo centro urbano di poco più di 3000 abitanti, facente parte del territorio dell’Alto Belice, si sviluppa in maniera quasi stratega, a cavallo tra tre differenti Provincie, quella di Palermo, quella di Trapani e quella di Agrigento. Importante crocevia tra le Provincie di Palermo, Trapani e Agrigento, l'impianto infrastrutturale nasce dalle antiche Regie Trazzere pre unitarie e si sviluppa poi con le attuali Strade Provinciali. CAMPOREALE – al CENTRO della PERIFERIA La attraversa tutto il territorio e il centro urbano Camporealese. Si muove lungo due direttrici. Il lato collega Camporeale alla limitrofa San Giuseppe Jato, il lato si dirige verso la Valle del Bélice. La da Camporeale, attraversando i due nuclei urbani della e , si dirige verso Contrada Montagnola dove si aggancia alla StradaStatale 624, definita anche Palermo – Sciacca. La si muove verso Contrada Gallitello, dove si aggancia all'Autostrada A29, Palermo – Mazara del Vallo. La , collega Camporeale con Alcamo e durante il tragitto intercetta anche la Provinciale 30 che si muove verso il vicino Borgo di Grisì.
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