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Appello al sindaco: «Salviamo la mascotte del centro anziani di Carlentini (Sr)»

Di Redazione |

Black – Nerone è un giovane randagio, un gigante buono che pesa circa 45/50 kg con spiccate doti sociali, che da anni vive nel giardino del centro anziani di c.da Pancali. Dal carattere mite e giocherellone, il cane partecipa da tempo alla quotidianità del luogo e con la sua presenza allieta i nonni del centro. Black-Nerone ha saputo conquistare l’affetto di tante persone e soprattutto di tanti anziani ricoverati nella struttura, ed in cambio di coccole e qualche biscottino svolge attività di pet therapy. Io stessa prendendomene cura sono stata aiutata da quel cane e dai suoi compagni Silvio (di circa 45 kg ), e Nerina (scomparsa da recente), a sopportare il dolore procurato dalla malattia e dalla morte di mia madre. E’ noto che la pet therapy porta benefici ed aiuta gli anziani che si sentono inutili e depressi, spesso incapaci di comunicare, a fronteggiare il senso di solitudine e di smarrimento e ciò dovrebbe spingere qualsiasi operatore a vedere in questo genere di terapia, uno strumento per aumentare il benessere di coloro che sono costretti a trascorrere l’ultima parte della propria vita in una casa di riposo .

Black-Nerone accogliendo gli ospiti, ha partecipando a pieno titolo anche alla festa dell’anziano, che si svolge ogni anno all’interno dell’edificio, e nell’ultima edizione ha partecipato con alcune mie foto , ritratto insieme agli anziani e proiettate durante la festa, in presenza del Sindaco. Questo maestoso cane pare sia riconducibile probabilmente, da quanto ho letto su alcune pagine web, ad un’antica razza di mastino siciliano o “cane di mannara “.

Ad Ottobre scorso, alcuni giorni dopo l’ ultima edizione della festa dell’anziano, iniziò la triste vicenda del povero randagio che per seguire il suo istinto, attirato da cagnette non sterilizzate, scomparve, e dopo giorni lo ritrovai all’interno di una proprietà privata dietro un cancello, nei pressi della struttura. Contro il parere di chi lo deteneva, feci due tentativi di riportare il cane agli anziani della casa di riposo, ed infatti il cane mi segui spontaneamente nonostante vi fosse la presenza delle due cagnette all’interno della proprietà , percorrendo a piedi diversi km in salita fino alla struttura . Purtroppo il giorno dopo rividi il cane nuovamente, dietro il cancello chiuso con un grosso lucchetto ed una catena. Lo scorso dicembre ho informato il signor Sindaco e l’assessore al randagismo della vicenda, chiedendo di sterilizzare con urgenza il cane , affinché non si allontanasse dalla struttura, ma ad oggi pur avendo fatto altre richieste, non ho avuto risposta. Solo di recente, e precisamente in data 03 luglio scorso ho ricevuto una email dall’ufficio ecologia, comunicandomi senza aggiungere alcuna motivazione, che il programma di sterilizzazione dell’ ASP veterinaria in estate è sospeso.

In questo via vai i cani non sterilizzati possono essere investiti, mettendo a rischio anche l’incolumità dell’automobilista che si trova a percorrere quel tratto di strada. E’ risaputo che la sterilizzazione dei cani elimina la tendenza ad allontanarsi da casa con la conseguente riduzione dei pericoli come incidenti stradali ed è per questo, cosi come prevede la normativa vigente (L.R. 15/2000 e l’art 5 del “regolamento comunale per la tutela ed il benessere degli animali d’affezione“) si sollecita prima che sia troppo tardi, che il cane, sia sterilizzato e visitato da un medico veterinario perché ho notato spazzolando il suo mantello, delle lesioni cutanee. Purtroppo la strada non è l’unico pericolo a cui vanno incontro i poveri randagi che se non protetti costantemente tutto l’anno, con trattamenti antiparassitari efficaci, rischiano di ammalarsi fino a perdere la vita.

Mi auguro che la sensibilità ed i sentimenti prevalgano sugli egoismi e che Black-Nerone caro ai nonni ospiti della struttura ed alcuni dei loro parenti possa ritornare ad essere un cane libero nel territorio, ed a chi gli vuole bene. Si fa appello a chiunque voglia sollecitare le istituzioni per salvare la vita al cane ed alla direttrice del centro suor Mary Anne Nwiboko per promuovere oltre al ballo, attività di pet therapy a favore degli anziani, impiegando questi meravigliosi randagi che donano benessere a chi soffre, facendo in modo che il cane possa avere un tutor e ritornare nel giardino, cosi come è stato per tanto tempo.

Cannone Anna

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